Il gruppo SMET, importante player italiano nel settore della logistica integrata, dopo aver aderito al Progetto Diciotto – autorizzato nel luglio 2008 dal ministero dei Trasporti e lanciato dall’Anfia per sperimentare anche in Italia l’effetto, in termini di migliore efficienza del trasporto, derivante dall’allungamento a 18 metri degli autoarticolati, dall’attuale valore standard di 16,50 metri – a questi particolari semirimorchi oggi ha deciso di agganciare degli Iveco Stralis alimentati a gas naturale liquefatto LNG.
Una soluzione che sta risultando decisamente vantaggiosa sia in termini di Costi Totali di Esercizio (TCO) sia in termini di impatto ambientale rispetto al tradizionale diesel. La sperimentazione ha, inoltre, permesso di verificare sul campo, in missioni reali, l’effettiva compatibilità degli autoarticolati da 18 metri con le infrastrutture stradali e la manovrabilità in fase di parcheggio, oltre alla riduzione dei consumi di carburante per unità di merce trasportata e di conseguenza delle emissioni di CO2. Da un punto di vista della sostenibilità economica, costando il gas naturale circa il 40% in meno rispetto al diesel, il risparmio complessivo del TCO sfiora il 10%. Sotto il profilo delle emissioni i motori a gas naturale sono molto più rispettosi dell’ambiente anche rispetto ai moderni diesel Euro VI: il particolato scende del 95% rispetto al diesel, il NOx del 35% mentre la CO2 si abbatte almeno del 10%, arrivando fino al 100% in caso di utilizzo di bio-metano.