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Le nuove frontiere del Gruppo Daimler, il sistema salva-ciclista

Dopo i tamponamenti e l’abbandono di corsia, i più frequenti incidenti con i camion sono quelli con ciclisti e pedoni agli incroci. Mercedes-Benz sta iniziando la produzione di un nuovo sistema di assistenza in grado di dimezzare i sinistri e ridurre di un terzo le vittime di questa dinamica

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Mercedes-Benz, da sempre attenta al tema della sicurezza, che l’ha portata a dotare i sui veicoli – dalle auto ai van e ai truck – dei più sofisticati e avanguardisti sistemi di assistenza, ora ha in rampa di lancio (è già ordinabile) il Blind Spot Monitorin System, di aiuto alla svolta, pensato per salvare la vita di pedoni e ciclisti. Per svilupparlo Daimler ha guardato le statistiche dell’ufficio federale tedesco che vedono i tamponamenti al primo posto tra le tipologie di incidenti più frequenti dei veicoli pesanti, seguiti dal cambio involontario di corsia e da quelli che avvengono agli incroci con investimento di pedoni e ciclisti.

Per quest’ultima casistica, dai prossimi mesi ci sarà un nuovo sistema di assistenza alla svolta utile nel caso in cui, per esempio, un pedone o un ciclista si vada a infilare nella stessa corsia del camion esattamente in quella frazione di secondo in cui l’autista dopo aver visto scattare il verde sul semaforo getta uno sguardo sulla strada per accertarsi, prima di partire, che non arrivi nessuno. E così la probabilità che una tale eventualità si trasformi in un incidente è molto elevata. Ma esattamente in quel momento si attiva il sistema di assistenza che Daimler sta per mettere in produzione. Il suo funzionamento si basa su sensori radar che, installati a monte dell’assale posteriore, monitorano l’intero fianco destro in modo tale che, quando un qualunque oggetto in movimento entra in questa zona, l’autista viene allertato tramite un LED giallo triangolare che si illumina nel montante anteriore del lato passeggero. Ma se la presenza è ravvicinata e il rischio di collisione molto elevato, non soltanto il LED diventa rosso e lampeggiante, ma si attiva pure un segnale acustico.

Ma non è tutto, perché per valutare appieno l’utilità del sistema, bisogna anche considerare che non soltanto la sequenza si attiva anche quando i sensori rilevano, durante una svolta, un ostacolo fermo (come un semaforo o un cartello stradale) lungo la traiettoria dell’asse posteriore, ma l’intero sistema funziona da 0 km/h al limite massimo di velocità, così da contrastare anche la seconda causa di incidentalità, quella cioè dell’abbandono di corsia, in quanto è efficace almeno rispetto al cambio di corsia sul lato destro. È il caso del momento in cui, dopo un sorpasso, il camion si reimmette in corsia, quello in cui si incanala nella corsia di destra prima di uno svincolo autostradale o in caso di restringimento della carreggiata.

Per vedere all’opera il sistema di assistenza alla svolta bisognerà attendere pochi mesi, ma intanto il suo funzionamento è stato sottoposto alla valutazione dell’Associazione delle Imprese Assicurazione tedesche (una sorta di omologa della nostra Ania). Ebbene, la stima prodotta è giunta alla conclusione che la sua adozione potrà far evitare circa la metà degli incidenti tra autocarri e ciclisti e ridurre di quasi un terzo il numero di vittime della strada provocate da questo tipo di incidenti. E se così fosse Daimler si candida per diventare il patrono indiscusso di pedoni e ciclisti.

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