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All’Europa piace il veicolo da 17,80 metri

I manager della Kögel hanno fatto toccare con mano ad alcuni rappresentanti del Parlamento e della Commissione UE i vantaggi del semirimorchio allungato, rispetto ai tradizionali, di 1,3 m. E i plus individuati, mostrati attraverso la concreta esperienza di uno spedizioniere, sono stati tanti

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Alcuni rappresentanti della Commissione Europea e alcuni membri del Parlamento Europeo hanno definito il semirimorchio allungato, che porta il veicolo a 17,80 metri di lunghezza complessiva, «un riuscito compromesso per il trasporto innovativo delle merci del futuro, in grado di soddisfare tutti i requisiti di rilievo: sostenibilità, intermodalità, riduzione delle emissioni di CO2 e accettazione da parte dell’opinione pubblica». A riferirlo è Volker Seitz, direttore business development di Kögel, dopo che l’innovato veicolo – anche noto come EuroTrailer – è stato mostrato alle istituzioni comunitarie attraverso l’esperienza diretta dello spedizioniere Siegfried Serrahn. Ma soprattutto i vantaggi di questa soluzione, che in pratica allunga di 1,3 metri la lunghezza di traino (portando il veicolo a raggiungere i 17,80 metri), sembrerebbe preferibile a quella – ugualmente al vaglio –  che arriva a 25,25 metri. In particolare i rappresentanti della Direzione generale per la mobilità e i trasporti (DG Move), quella cioè competente in materia, hanno apprezzato il minore ingombro di oltre 7 metri, che però consente ugualmente di offrire un carico utile maggiore di 7 tonnellate. Con 10 metri cubi di volume in più, i semirimorchi allungati si dimostrano quindi redditizi ed ecologici rispetto ai tradizionali semirimorchi. Per il carico a due piani, è possibile trasportare per esempio fino a 8 pallet in più. Di conseguenza, incidono positivamente sia rispetto alla riduzione del traffico veicolare, sia rispetto al consumo di carburante per pallet trasportato. In più l’Università tecnica della Renania-Westfalia di Aquisgrana ha certificato che questi semirimorchi sarebbero in grado di ridurre del 10% le emissioni di CO2. Senza considerare che un ingombro maggiorato di appena 1,3 metri non comporta risvolti negativi sulla sicurezza del traffico, né richiede adeguamenti delle infrastrutture: i parcheggi e le piazzole di sosta o i caselli autostradali esistenti possono essere infatti utilizzati senza problemi.
A questo punto non rimane che trasformare questi apprezzamenti in un atto normativo.

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