Il Protocollo firmato con l’Esecutivo il 28 Novembre 2013 è attuato in maniera manchevole e incompleta. Per tale motivo «Le associazioni aderenti ad Unatras sono a chiederLe un incontro per sostanziare, quanto prima, gli impegni presi e ancora disattesi». È questo il passaggio chiave della lettera con cui il raggruppamento unitario delle associazioni di categoria dell’autotrasporto chiede al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi di incontrarsi in tempi brevi.
Unatras nella lettera elenca tutte le questioni rimaste sospese. C’è per esempio il tema deldumping sociale causato dall’uso distorto del cabotaggio stradale e del distaccotransnazionale, sul quale il Governo italiano non si è mai espresso concretamente.
C’è l’impegno di convocare uno tavolo con Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate per valutare gli esiti dei loro accertamenti in materia di costi minimi di sicurezza – giudicati di dubbia efficacia – che non è stato ancora convocato.
C’è l’impegno espresso dal Sottosegretario con delega ai trasporti, Umberto Del Basso De Caro, il quale per mitigare le conseguenze dell’ultimo taglio alle risorse aveva prospettato di promuovere un potenziale aumento di produttività tramite un ripristino della piena circolazione in alcuni venerdì. Ma anche su questo non sono arrivate conferme.
C’è poi la questione legata alla continuità territoriale nelle isole e quella del trasferimento, previsto entro giugno, della tenuta dell’Albo agli uffici periferici della motorizzazionecompreso il relativo personale attualmente in forza presso le province, che rischia di creare disagi alle imprese.
Insomma, di criticità aperte – scrivono in Unatras – ce ne sono molte. È tempo di trovare insieme al governo le soluzioni per rimuoverle.