Si è sgonfiata la proposta del ministro Lupi lanciata all’indomani delle polemiche successive agli aumenti dei pedaggi autostradali. Incontrando oggi le società concessionarie il ministro dei Trasporti ha portato avanti una richiesta di sconti che interessa essenzialmente i pendolari, ma tralascia completamente gli autotrasportatori. Rispetto ai quali – ha comunque specificato il ministro – «il confronto è cominciato e proseguirà su un tavolo ad hoc con il sottosegretario alle Infrastrutture, Rocco Girlanda, per definire le azioni da intraprendere». Sottolineando, poi, che in ogni caso queste azioni terranno conto dei limiti posti dall’Unione europea. Quel limite – aggiungiamo noi – del 13% di cui invece nella boutade di inizio anno non aveva tenuto conto, lanciando in un’intervista radiofonica l’idea di una tessera con cui scontare i pedaggi delle grandi utenze del 20%.
Rispetto ai pendolari, invece, ha parlato della concreta possibilità di arrivare a una soluzione in tempi «rapidissimi», introducendo uno sconto progressivo fino al 20%, destinato in particolare a quella categoria di utenti autostradali che effettuano 40 viaggi al mese (in andata e ritorno) in un arco chilometrico di 50 km. Anche se lo stesso Lupi ha promesso elasticità nella valutazione di questi parametri.
A questo punto il problema da risolvere riguarda quello di verificare la compatibilità tra l’impatto degli investimenti e la dinamica dei prezzi. Problema a cui si dedicherà la neo-insediata Autorità dei Trasporti, peraltro presente all’incontro di oggi.
Per l’autotrasporto, però, si profila tutt’altra partita.