L’agonia della Martinelli Trasporti continua. Il 23 ottobre prossimo infatti il Tribunale fallimentare proverà nuovamente a vendere all’incanto quel che resta di questa storica società, tra i principali protagonisti dell’autotrasporto fino a un decennio fa. E quel che resta in questo caso si chiama MT Trasporti, una società satellite sorta nel luglio 2014 per cercare di salvare il salvabile. All’epoca cioè dopo anni di trattative per cercare di conservare il posto di lavoro ai 120 dipendenti, era scaturita l’idea di affidare le attività di trasporti internazionali di prodotti liquidi a questa nuova compagine aziendale, in cui si garantiva continuità lavorativa alle missioni di trasporto in partenza verso Francia, Austria e Germania e a una sessantina di lavoratori. L’esperienza però non durò a lungo e, tempo tre anni, nel febbraio 2017 anche la MT Trasporti dovette arrendersi e indirizzarsi verso il fallimento, sorte che da lì a un paio di mesi investì la stessa società madre.
A quel punto però nella pancia della società si trovavano una serie di beni che, dopo essere stati offerti all’asta con una base di poco superiore ai 13 milioni, il 23 ottobre saranno riproposti con una cifra di partenza in parte ridimensionata a 10 milioni. La somma è sicuramente importante, ma d’altra parte anche gli immobili hanno un qualche valore strategico. Parliamo infatti di un sito posto ad Ala, tra le uscite di Ala-Avio e Rovereto Sud lungo la A22e composta di un paio di capannoni con officina, una palazzina dirigenziale, un magazzino, alcuni terreni agricoli, tutti offerti in un lotto unico. Alcuni di questi beni sono gravati da ipoteche.