I costi minimi? Sono vivi e vegeti, anche in attesa del giudizio di legittimità della Corte Costituzionale italiana e della Corte di Giustizia europea. Sembra questo un orientamento che ormai sta facendo breccia nella giurisprudenza. Tant’è che se ad agosto era stato il Tribunale di Milano a sostenere questa posizione, ora a tutt’altra latitudine la conferma pure il Tribunale di Cosenza, il quale la scorsa settimana ha respinto l’opposizione di un committente a un decreto ingiuntivo e ha quindi confermato la provvisoria esecuzione del decreto stesso, sostenendo appunto che «la pendenza del giudizio di legittimità costituzionale non è idonea a fondare (tale) sospensione».
Ora è vero che non siamo in paese anglosassone dove i precedenti giurisprudenziale sono una fonte primaria del diritto e hanno un valore simile alla legge, ma è vero pure che se più tribunali giungono ad applicare lo stesso principio diventa per lo meno elevata la probabilità che altri nel tempo facciamo altrettanto.
Tribunale Cosenza sui costi minimi: «il rinvio alla Consulta non sospende l’esecuzione del decreto ingiuntivo»
-