Finalmente è possibile scoprire la ragione per cui la Commissione europea ha costretto molti trasportatori italiani ad attendere più di tre anni per avere i contributi per l’ecobonus. Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea dell’8 Ottobre, infatti, è stata pubblicata la decisione della Commissione che autorizza il Governo italiano a erogare il contributo in questione almeno rispetto al 2010.
La ragione che hanno convinto l’organo di governo comunitario è stata che, la crisi iniziata verso la fine del 2008, non ha consentito alle imprese di autotrasporto beneficiarie dell’incentivo nel 2007/2009, di confermare gli stessi livelli di trasporto intermodale registrati in quel triennio. In pratica quindi quello per il 2010 è stato considerato una proroga di incentivo, giustificata sempre dalla finalità di rendere stabile il ricorso all’intermodalità marittima.
Per quantificare il valore del contributo, la Commissione ha fatto riferimento a uno studio secondo cui su un tragitto di 100 Km via strada, un mezzo pesante genera un costo esterno di 212,58 euro, mentre lo stesso tragitto coperto produce un costo esterno vicino ai 79,37 euro, con una differenza di 133,21 euro, che è proprio il valore medio posto a base dell’agevolazione, rimodulato poi in base alle specifiche condizioni di mercato relativamente alle tratte marittime individuate. La Commissione ha ritenuto questi calcoli coerenti con l’obiettivo di limitare l’aiuto all’importo necessario ad incoraggiare l’utilizzo della nave.