Esattamente 15 anni: tanti sono trascorsi da quel 30 aprile 2004, quando a Vienna venne siglato l’Accordo di Stato Italia-Austria che di fatto determinava la nascita della BBT, la società chiamata a progettare ed eseguire i lavori per realizzare il tunnel del Brennero. Esattamente 15 anni dopo la stessa società ha tagliato il traguardo dei primi 100 km di gallerie scavati, per la precisione oltre 38 km di cunicolo esplorativo, 28 km di gallerie ferroviarie e 34 km di altre gallerie.
La Galleria di base del Brennero, infatti, è un sistema di gallerie ramificato per 230 km. Quindi, stando ai programmi, le opere saranno terminate nel 2027, mentre l’entrata in esercizio ferroviario è prevista per fine 2028.
L’Accordo di Stato stabiliva che Italia e Austria avrebbero partecipato in pari misura ai costi della realizzazione (costo globale 8,384 miliardi di euro). Bisogna però sottolineare che un sostegno essenziale alla realizzazione viene fornito dall’Unione Europea, che con percentuali crescenti di cofinanziamento, ha sempre contribuito al progetto, diventando il primo finanziatore. Questo perché l’UE annovera la Galleria di base del Brennero tra i progetti di maggior rilievo a livello europeo. E per questo, dopo aver contribuito con quote variabili tra il 40 % e il 50 % dei costi, in futuro prevede di incrementare il finanziamento. Violeta Bulc, commissaria ai Trasporti dell’UE, ha parlato non a caso di «progetto faro», che avvicina gli Stati, ma in più renderà più efficienti e competitive le loro economie.