Il Forum Internazionale di Conftrasporto, giunto ormai alla sua quinta edizione, è diventato ormai un appuntamento consueto, un bagaglio di riflessioni con cui inoltrarsi verso l’inverno… e oltre. Anche perché la sua collocazione temporale – lunedì 21 e martedì 22 ottobre – lo posiziona esattamente nell’anticamera della legge di Stabilità e dell’eterne discussioni che la precedono. Anche se il Forum, organizzato da Confcommercio, in collaborazione con Ambrosetti nella cornice del Grand Hotel Villa d’Este a Cernobbio (Como), ha un respiro che travalica l’attualità. Va oltre, appunto. Lo dicono i tanti partecipanti che stimoleranno l’appuntamento di quest’anno. Si inizia come al solito con la presentazione alla stampa da parte della coppia Carlo Sangalli e Paolo Uggè, rispettivamente presidente di Confcommercio e vice presidente di Conftrasporto, dell’analisi elaborata dall’Ufficio Studi di Confcommercio, concentrata quest’anno sul ruolo dei trasporti e la sostenibilità. Tematica di attualità, a maggior ragione quando si ragiona di ridurre il rimborso delle accise per l’autotrasporto, sparito come d’incanto dal Decreto Clima, ma riapparso nell’ultimo aggiornamento del DEF dal quale poi dovrebbe imboccare la strada della legge di Stabilità.
A seguire, nel pomeriggio del 21 ottobre, si parte con le relazioni, articolate su tematiche che al netto di tutto sembrano esprimere un concetto dominante: in un mondo che cambia ed è sempre più interconnesso, è impossibile continuare a gestire in solitaria la propria impresa, senza fare i conti con i processi accelerati in corso. Insomma, non è possibile non tener conto della guerra dei dazi, della digitalizzazione imperante anche in fase di controllo, dell’automazione invadente, al punto da trovare forme di ibridizzazione addirittura con le persone. Tutti processi che valgono in strada, ma valgono a maggior ragione nei porti o lungo le rotaie.
Ecco perché ad affrontare tali questioni sono stati chiamati, per il pomeriggio del 21 ottobre, Michele Boldrin (professore di Economia, Washington University in Saint Louis), Emiliano Brancaccio (professore di Economia, Università del Sannio), Carlo Maria Ferro (presidente Istituto Commercio Estero), Maurizio Gentile (amministratore delegato RFI), Andrea Giuricin (professore di Economia dei Trasporti, Università di Milano Bicocca), Stefano Messina (presidente Assarmatori), Benedetto Mineo (direttore Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), Fabrizio Palenzona (presidente Conftrasporto).
Poi il 22 ottobre si prosegue con Alberto Bertone (presidente e AD Fonti di Vinadio), Franco Fenoglio (presidente Sezione Veicoli Industriali di UNRAE), Luigi Merlo (presidente Federlogistica), Gianni Murano (presidente Esso Italiana), Tareq Rajjal (regional director di Amazon Transport Services), Riccardo Stabellini (director International & Overseas Transportation del gruppo Barilla), Guy Vankrunkelsven (direttore CEPA, Porto di Anversa).
E anche rispetto alla partecipazione governativa si andrà oltre lo stretto steccato dei trasporti. Prova ne sia che l’esecutivo sarà rappresentato su tre fronti: il primo è quello legato alle Infrastrutture e i Trasporti e presidiato direttamente dal ministro Paola De Micheli; il secondo porta all’Economia e alle Finanze con il vice ministro Laura Castelli; il terzo punta agli Affari Esteri con il sottosegretario Ivan Scalfarotto.