55 chilometri: tanto è lungo il ponte sul mare Hong Kong-Zhuhai-Macao inaugurato in Cina il 23 ottobre e costato circa 20 miliardi di dollari. Una lunghezza che lo rende in assoluto in ponte più lungo al mondo. L’infrastruttura, inaugurata alla presenza del presidente cinese, Xi Jinping dei governatori di Hong Kong e di Macao, ha suscitato pareri discordanti, poiché comporta numerosi vantaggi ma anche svantaggi. Rispetto ai vantaggi, quello principale riguarda la drastica riduzione dei tempi di tempi di percorrenza tra tre importanti regioni (Hong Kong, Macao e Zhuhai): prima della sua realizzazione, un veicolo impiegava circa 4 ore per percorrere la tratta da Zhuhai a Hong Kong; ora ci vorranno solo 30 minuti. Inoltre, stiamo parlando diun esempio di ingegneria avanzata, in grado di rafforzare l’economia dell’intera baia.
D’altro canto, però, sul piatto degli svantaggi bisogna mettere i pesanti ritardi accumulati nella sua costruzione (è cominciata nel 2009 e avrebbe dovuto concludersi nel 2016), gli alti costi di manutenzione e il forte impatto ambientale.
Il ponte attraversa il delta del fiume delle Perle, include un tunnel sottomarino di circa 7 km (così da rendere possibile l’attraversamento delle navi mercantili) e due isole artificiali in corrispondenza dei punti in cui la strada scende sotto il livello del mare.
Secondo una stima iniziale, il ponte avrebbe dovuto contribuire all’economia cinese per circa 1200 miliardi di dollari l’anno; tuttavia, il governo cinese sembra aver sovrastimato l’importo: più realisticamente, il guadagno dovrebbe essere di circa 75 miliardi di dollari all’anno, grazie al pagamento dei pedaggi, molto distante da quello che era stato ipotizzato.
Oltre alle polemiche relative ai costi e alla sostenibilità, numerose hanno riguardato la messa in sicurezza dei lavoratori (ci sono state 20 morti sul lavoro per la sua realizzazione) e altre l’impatto sugli animali marini (la costruzione del ponte avrebbe allontanato numerose specie di animali, anche a rischio).
Ciò nonostante, il ponte è sicuramente una dimostrazione evidente delle grandi capacità costruttive ed economiche della Cina.