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Autostrade, si attivano i nuovi Tutor su 25 tratte

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A meno di smentite dell’ultima ora, da domani, 26 luglio, entreranno in funzione i nuovi sistemi Tutor, anche se in una fase «sperimentale» a causa dei contenziosi ancora in atto. Sarà la Polizia Stradale ad attivarli inizialmente su 25 tratte autostradali, tra cui la A1 Milano-Napoli (compresa la Variante di Valico), la A10 Genova-Ventimiglia, la A14 Adriatica Bologna-Taranto, la A16 Napoli-Canosa, la A24 Roma-Teramo e la A25 Torano-Pescara. In una seconda fase i Tutor saranno estesi agli altri 320 varchi disseminati sui 3.000 km di autostrade italiane. I punti di rilevazione restano praticamente gli stessi e cambia invece il sistema operativo con il quale funzionano, definito SICVe-PM (Sistema informativo per il controllo della velocità con PlateMatching, la tecnologia delle piastre di corrispondenza). Il nuovo sistema consentirà una scansione più precisa dei veicoli, riducendo il problema di identificazione di numeri e lettere quando rovinati o sporchi che portava al 4% di rilevamenti cestinati proprio per l’incertezza nella lettura delle targhe. Anche i dati saranno trasmessi più rapidamente. Inoltre i sistemi di rilevamento della velocità di seconda generazione mettono a confronto non solo le targhe, ma anche le immagini dei veicoli, determinandone la reciproca verosimiglianza. Un metodo a detta dei produttori – la Engine srl, società senese che l’ha brevettato in 38 Paesiinfallibile al 99%.

Ricordiamo che i vecchi Tutor erano stati spenti dal 28 maggio a seguito della decisione della Corte d’appello di Roma. E questo nonostante Autostrade per l’Italia avesse affermato che il sistema aveva ridotto del 70% il numero dei morti sulla rete autostradale, grazie a una diminuzione del 25% della velocità di picco e del 15% di quella media.

I giudici avevano respinto la richiesta di sospensiva di Autostrade per l’Italiadella sentenza dello scorso aprile che aveva accolto un contenzioso sui brevetti durato 12 anni da parte di una piccola azienda di Greve in Chianti che aveva fatto causa alla Società Autostrade nel 2006. Tra parentesi i contenziosi giudiziari non sono finiti, perché Alessandro Patanè, imprenditore di Latina licenziatario di quell’invenzione (vende il sistema e riconosce royalties all’azienda toscana), ha presentato una richiesta di annullamento dell’approvazione ministeriale sul Tutor PM.

Attualmente sono spenti anche i sistemi Vergelius su alcune tratte più pericolose gestite da Anas e sulla A2 Salerno-Reggio Calabria.

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