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Genedani: «Va bene l’intermodalità, ma serve un patto per aiutare l’autotrasporto alla transizione»

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«È condivisibile la volontà manifestata di mantenere gli impegni finanziari di lungo termine sul corridoio del Brennero, nell’ambito della strategia Ten-T europea.Ma ancora di più condivisibile quanto affermato senza ambiguità dal ministro dei Trasporti Toninelli per cui “non sono accettabili blocchi unilaterali del traffico pesante al Brennero». È il giudizio del presidente di Confartigianato Trasporti e di Unatras, Amedeo Genedani, sulla presa di posizione del titolare del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, espressa attraverso una nota a margine del Brenner Meeting, in cui criticava il contingentamento dei veicoli pesanti da parte dell’Austria. Una tipologia di divieto, come ricorda lo stesso Genedani, che «lede il principio di libera circolazione delle merci e delle persone che informa il diritto della Ue». 

Ma dopo le parole ci vogliono i fatti. O, se preferite, dopo i plausi arrivano le richieste. Quelle di Genedani sono molto esplicite: sottoscrivere un patto per l’autotrasporto italiano. Gli argomenti posti a fondamento di questa richiesta sono chiari. Il presidente Unatras e Confartigianato Trasporti, infatti, rivendica lo sforzo collaborativo compiuto in passato dalle associazioni del settore per un progressivo trasferimento del traffico dalla gomma al ferro. E qui il riferimento – seppure non ricordato – è relativo al taglio dei rimborsi delle accise ai veicoli inferiori alla classe euro 3, necessario per finanziare il ferrobonus. Ma ciò che pretende Genedani è di condividere questa progettualità intermodale con la categoria dell’autotrasporto, attraverso «un patto pluriennale che punti allo sviluppo delle imprese nell’ottica dell’intermodalità e del trasporto combinato, all’innovazione in chiave di sostenibilità economica ed ambientale del settore».

E per puntare a questo obiettivo – prosegue Genedani – bisogna «accompagnare queste azioni con una politica di sostegno alle imprese di autotrasporto che non riescono, vista l’esigua marginalità dei propri bilanci, a mettere in campo gli investimenti necessari». Se il messaggio di Toninelli mirava quindi all’Austria, quello di Genedani guarda anche al ministro italiano (al quale ha rinnovato una richiesta di incontro) e ai territori dell’Euroregio, vale a dire Tirolo, Trentino e Alto Adige, decisamente compatti nel voler sottoscrivere un memorandum aggiuntivo a quello principale del Brenner Meeting che funzioni in maniera punitiva del traffico pesante stradale per favorire una transizione modale verso il ferro. 

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