La notizia principale è che causò tre morti e una cinquantina di feriti. Ma in realtà l’incidente ferroviario di Poltello, avvenuto lo scorso 25 gennaio, causò anche un blocco dell’operatività del terminal intermodale di Melzo che durò almeno un paio di settimane. E Contship, la società controllata dal gruppo tedesco Eurokai, ha deciso di chiedere a Rete Ferroviaria Italiana il risarcimento dei danni da mancati introiti causati proprio da quel blocco, sempre che ovviamente la società in questione, in quanto gestore dell’infrastruttura ferroviaria, venga giudicata responsabile dell’accaduto per scarsa o omessa manutenzione dei binari.
Il tutto si trova scritto nella trimestrale pubblicata dal gruppo tedesco in cui, nell’analizzare l’andamento negativo del primo trimestre dell’anno, si imputa una specifica
L’iniziativa di Contship, peraltro, non è propriamente un fulmine a ciel sereno. Nei primi giorni di febbraio, infatti, aveva diffuso una nota in cui, prendendo atto del blocco dell’operatività di Melzo, auspicava «che tutti i soggetti coinvolti lavorino con maggiore rapidità per evitare ulteriori ricadute economiche negative sulle aziende e gli operatori privati, che così tanto hanno investito per il trasporto ferroviario delle merci e per il rilancio della competitività dei porti italiani verso i mercati d’oltre Alpe». Nella nota si constatava pure che in Italia, rispetto al trasporto ferroviario delle merci, si «continui a scontare un problema di percezione e strategicità. Non solo per ciò che riguarda lo stato delle infrastrutture, ma anche per ciò che attiene agli impatti sull’ambiente e alle ricadute in termini di competitività delle merci. Competitività che un maggiore trasporto via ferro garantirebbe ai prodotti italiani e agli operatori che servono i mercati che non hanno accesso diretto ai porti nel centro Europa». Per Contship la dimostrazione di tutto ciò stava proprio nel fatto che, «dopo 13 giorni (dall’incidente, ndr), rimangono ancora fortemente penalizzati, se non completamente interdetti, i collegamenti dei treni merce nella linea oggetto di sequestro da parte della magistratura».