«Maledetti tutor» avrà imprecato per anni chi è stato pizzicato da questi congegni a procedere a una velocità superiore a quella consentita lungo le autostrade e quindi a dover pagare una multa salata. «Maledetti tutor» avranno imprecato oggi pure alla società Autostrade per l’Italia che quei tutor aveva installato ormai 12 anni fa e li aveva utilizzati anche con riscontri giudicati positivi, vista la riduzione della mortalità ottenuta. C’era soltanto un problema: che quegli strumenti, almeno rispetto al brevetto, non erano di proprietà della società che ha concessione il tratto più corposo delle autostrade italiane. A reclamarlo come proprio e a chiedere un miliardario risarcimento era una piccola società di Greve in Chianti, la Craft, che ha condotto una lunga battaglia legale che ieri ha raggiunto esito positivo: la Corte d’Appello di Roma, alla quale la Cassazione aveva rinviato il processo, ha appurato che effettivamente il brevetto dei tutor apparteneva (e ancora appartiene) alla Craft e che quindi la Società Autostrade li ha installati in maniera illegale e deve rimuoverli in tutta fretta, anche perché ogni giorno in più che passa la stessa società dovrà versare una sanzione di 500 euro all’azienda toscana.
La Corte di Roma non ha invece condannato Autostrade per l’Italia a risarcire i danni dell’illegittima installazione, che la Craft aveva quantificato in 7,5 miliardi di euro. La stessa società autostradale avrebbe potuto acquistare i diritti di utilizzo del brevetto e a quel punto evitare di smontare e distruggere tutti i tutor installati in questi anni. Ma la Craft, non avendo ricevuto un euro di risarcimento, con ogni probabilità avrebbe preteso una cifra analoga a quella con cui aveva quantificato il danno subito e quindi tra pagare e smontare ha preferito smontare. Lo comunica stamattina la stessa Autostrade per l’Italia in risposta alla sentenza, in cui aggiunge che la sentenza «sarà impugnata presso la Corte di Cassazione» ma che «per evitare che vengano annullati i benefici del Tutor che ha ridotto del 70% il numero di morti sulla rete autostradale, Autostrade per l’Italia si farà carico della sanzione pecuniaria prevista per mantenere attivo il sistema attuale fino alla sostituzione integrale degli apparati con altro sistema di rilevazione della velocità media, che avverrà entro tre settimane».
Infine, non manca chi sta formulando una domanda da un milione di euro: ma le multe registrate con uno strumento illegittimo, sono a loro volta illegittime? In linea di principio la risposta è negativa. Ma ovviamente molti legulei si stanno scervellando per trovare un’ipotesi che possa investire di illegittimità le stesse multe e quindi giocare la carta del risarcimento. Ma per ora siamo nel regno della fantasia…