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Mancano autisti? Trasportounito propone di eliminare il corso per la “prima” CQC

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All’inizio era una notizia che soffiava come un venticello modesto e senza troppe conseguenze pratiche. Ma adesso la mancanza di autisti a cui affidare la guida di camion è un autentico tifone non soltanto in Italia. Per il segretario generale di Trasportounito, Maurizio Longo, si tratta di un paradosso inaccettabile visto che parliamo di un paese caratterizzato da altissimi tassi di disoccupazione. Ma evidentemente a sacrificare la voglia di occupazione è stata, secondo Longo, «la totale incapacità della politica, ma anche di soggetti che dovrebbero rappresentare il mondo dell’autotrasporto, di comprendere i segnali che arrivano quotidianamente dalla strada». Perché poggiando l’orecchio sulla strada appare chiaro da un po’ che si va instaurando una spirale ad alto rischio, visto che «gli autisti italiani, imprigionati anche in gabbie formative e obblighi difficilmente rispettabili, abbandonano il settore che diventa così preda di autisti stranieri, sempre più spesso extra-comunitari con scarsissima qualificazione». Alla fine, quindi, chi ci rimette è proprio la sicurezza sulla strade italiane dove peraltro viaggiano tutti.

Messa così, vale a dire ponendo l’enfasi sulle conseguenze nefaste per la sicurezza collettiva e sulle opportunità occupazionali lasciate sfumare, potrebbe essere un tema interessante anche per la campagna elettorale. Trasportounito ci prova, lanciando due sassi in questo stagno paludoso, due proposte semplici, concrete e definiti «non prorogabili»:

1) eliminare il corso obbligatorio per la prima acquisizione della CQC cui sono soggetti i conducenti dopo che hanno acquisito la patente C o CE. Resta comunque l’esame per l’ottenimento della qualificazione CQC, ma in questo modo ai nuovi conducenti si eviterebbe un costo aggiuntivo di circa 2.500 euro, che costituisce un’ulteriore barriera all’accesso a questa professione;

2) individuare delle imprese-scuola, capaci cioè, sulla base di determinati requisiti, di provvedere ad addestrare i giovani sugli autoarticolati, ottenendo una sgravio contributivo o incentivi di tipo fiscale per ciascun conducente formato.

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