Le ore di guida e di riposo sono come una catena di san Antonio: quando incocci con una sanzione, il rischio è che a cascata ti trovi a incontrarne tante altre. Se n’è reso conto lo scorso 15 dicembre un autista fermato nei pressi dell’Interporto Quadrante Europa di Verona – dove opera una squadra di agenti (chiamata “Scaut”) specializzata proprio nei controlli sull’autotrasporto – e punito con una sanzione di ben 3.500 euro.
Come hanno fatto ad arrivare a questa cifra? Semplice, sommando una serie di piccole infrazioni – nove per la precisione – che tutte insieme hanno raggiunta quella cifra considerevole. Il conducente multato, infatti, di nazionalità greca anche se alla guida di un veicolo con targa bulgara, era stato particolarmente leggero nell’applicazione della normativa sui tempi di guida e di riposo. In particolare nei 28 giorni fotografati dai dati scaricabili dal tachigrafo non era mai riuscito a stare dentro le 90 ore di guida bisettimanale, vale a dire il tetto massimo consentito nelle due settimane consecutive. Infatti, se anche il periodo di guida settimanale non può superare le 56 ore, poi però bisogna fare attenzione a non raggiungere sempre questa soglia, proprio perché la somma delle ore di guida rispetto alle due settimane consecutive non può andare oltre le 90 ore. Ma questo era come dire l’antipasto, perché poi andando a vedere i singoli periodi gli agenti si sono accorti che in realtà di leggerezze l’autista greco se n’era concesse parecchie. Per carità, nessuna manomissione, né contraffazione, soltanto qualche superficialità nell’applicazione della normativa, ma reiterata nel tempo.
In più, come ciliegina sulla torta, s’è aggiunta la nova infrazione quando gli agenti hanno chiesto la certificazione della formazione richiesto dal decreto ministeriale 215/2016 di cui invece l’autista era sprovvisto. In base a questa normativa, infatti, le imprese di autotrasporto devono fornire ai conducenti un documento redatto per iscritto e controfirmato dal conducente stesso, contenente adeguate istruzioni circa le norme di comportamento cui devono attenersi nella guida. Ed ecco che, facendo i conti, alla fine la sanzione ha raggiunto quota 3.500 euro.