Ecomondo ovvero il regno dell’LNG. Un tipo di alimentazione che in Italia sta prendendo sempre più piede, anche grazie agli incentivi statali (20.000 euro) concessi per due anni di seguito. Scania, a dire il vero, nel costante scandagliamento di tutte le possibili soluzioni di carburanti alternativi, ha già battuto la strada del metano, compreso quello liquido. Ma adesso cambia o, meglio, rilancia. Perché stavolta il veicolo a gas viene equipaggiato con un motore da 13 litri che si affianca al rinnovato 9 litri, un 5 cilindri in linea a ciclo Otto, tarato sulle potenze da 280 e 340 cv. Così, aumentando la cilindrata, anche la potenza sale a 410 cv, la coppia si spinge fino ai 2000 Nm tra 1.100 e 1.400 giri/min e, grazie anche all’accoppiamento sulla catena cinematica con il cambio automatizzato Scania Opticruise di ultima generazione, il veicolo si candida anche a missioni di lungo raggio. A questo scopo non lo aiuta soltanto la potenza del motore, ma anche l’autonomia del veicolo: un trattore stradale LNG con una massa complessiva di 40 ton ha percorre con un “pieno” fino a 1.100 km, mentre un autotelaio arriva a 1.600 km.
In più questi veicoli piacciono all’ambiente, perché le emissioni di CO2 sono tagliate del 15% con l’utlizzo di un gas tradizionale, ma se si utilizza il biogas la riduzione schizza al 90%.
Inoltre, essendo il motore a metano anche più silenzioso, sia il motore da 13 sia le due versioni del 9 litri, sono ideali per le applicazioni di distribuzione e raccolta rifiuti in aree urbane sensibili al livello di rumore e di emissioni. Tutti e tre i motori, infatti, soddisfano gli standard di rumorosità PIEK, che stabiliscono un livello sonoro inferiore a 72 dB(A).
Per quanto riguarda l’aspetto della sicurezza, infine, gli ingegneri Scania hanno ruotato le valvole del serbatoio all’indietro rispetto alla direzione di marcia. In questo modo, senza troppe complicazioni si è riusciti a ridurre il rischio di danneggiare le valvole a seguito di urti con sassi o altri ostacoli.