Il modo più nobile per abbandonare questo mondo è quello di preoccuparsi degli altri fino all’ultimo respiro. È questo il saluto ideale di Ivano Da Dalt,autista di 54 anni di Vittorio Veneto (TV) che ieri, poco prima di pranzo, stava viaggiando sul Passante di Mestre, vicino al casello di Spinea in direzione Trieste, con un camion carico di rifiuti di plastica. Quando all’improvviso avrà iniziato a sentire quella pressione nel petto, quei dolori lungo le braccia che ha subito interpretato come l’anticamera di un malore o di un infarto. A quel punto, però, non si è fatto prendere dal panico, non si è fermato all’improvviso per cercare magari soccorsi. No, Ivano ha pensato a quelli che in quel momento viaggiavano con lui lungo la strada. Lo dicono chiaramente le telecamere posizionate lungo quel tratto di strada e che lo inquadrano mentre si sposta a destra, entra nella corsia di emergenza e continua ad andare avanti per qualche centinaio di metri nel tentativo di conquistare una piazzola di sosta. Alla fine, riesce a fermarsi poco prima del sottopasso Caltana, ma parcheggiandosi a pochi millimetri dal guard rail, in una posizione che di certo non poteva dare fastidio a nessuno.
Dopo un po’ una pattuglia della stradale in transito ha notato il veicolo fermo. Gli agenti, dopo aver bussato sulla portiera, si sono resi conti che qualcosa non andava. Così hanno rotto il finestrino, sono entrati e hanno trovato l’autista privo di conoscenza. Hanno provato a fare qualcosa, hanno chiamato anche l’elicottero perché potesse intervenire al più presto. Ma non c’è stato niente da fare: l’autista ormai aveva salutato tutti. Così, senza troppo clamore…