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In Gazzetta il decreto con i 240 milioni per l’autotrasporto. 70 vanno alle spese non documentate

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 103 del 4 maggio il decreto dello scorso 11 marzo che stanzia 240 milioni per il settore. Di questi una parte importante viene destinata alle deduzioni forfettarie per le spese non documentate dell’autotrasportatore artigiano, ma quella preponderante (140 milioni) serve a ridurre i pedaggi autostradali

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Il decreto dell’11 marzo 2022 che stanzia 240 milioni di risorse per l’autotrasporto per il triennio 2022-2024 è in vigore, dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n.103 del 4 maggio 2022. Il suo contenuto, come avevamo già anticipato, si occupa in particolare di ripartire le modalità e gli ambiti a cui destinare l’ammontare complessivo. Poi serviranno ulteriori atti normativi per rendere spendibili le risorse e per farle giungere nella disponibilità degli operatori. La ripartizione intanto è così definita: 

  • 70 milioni di euro sono destinati alle deduzioni forfettarie per le spese non documentate. Si tratta di una misura che sostiene gli autotrasportatori artigiani che si occupano di effettuare personalmente i trasporti, conducendo direttamente il veicolo. A livello fiscale, poi, si distinguono in genere i viaggi coperti fuori del Comune in cui ha sede l’impresa (che negli scorsi anni riceveva una deduzione di 48 euro) e quelli invece che rimangono all’interno del Comune (per i quali la deduzione ammonta a circa il 35%, vale a dire 16,80).
  • 140 milioni di euro vengono destinati al Comitato Centrale per l’albo nazionale degli autotrasportatori affinché li utilizzi per la riduzione compensata dei pedaggi autostradali. A tale scopo è necessaria una direttiva ministeriale in cui definire le modalità operative. In ogni caso la distribuzione delle risorse dell’anno precedente dovrebbe partire intorno a settembre. 
  • 5 milioni di euro sono destinati a incentivare percorsi di formazione professionale, anche in questo caso da chiarire tramite un decreto ministeriale.
  • 25 milioni di euro servono a sostenere investimenti mirati allo sviluppo dell’intermodalità, alle ristrutturazioni aziendali e l’ammodernamento del parco veicolare.

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