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Il fondo da 500 milioni per l’autotrasporto è legge: confermato credito di imposta del 28%

È apparso sulla Gazzetta Ufficiale del 17 maggio il decreto che contiene uno stanziamento di 497 milioni, da fruire tramite un credito di imposta sugli acquisti di gasolio effettuati nel primo trimestre 2022. A questo punto si attende l’indicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate del codice tributo

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L’attesa è stata piena di ansia e a tratti ha sollevato anche qualche dubbio. Invece, tutto è bene quel che finisce bene: il decreto legge n. 50/2022, quello in cui vengono stanziati i 500 milioni – per la precisione sono 496.945.000 – per fornire un sostegno alle aziende di autotrasporto con cui mitigare gli extracosti generati dall’attuale contingenza, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 114 del 17 maggio 2022. In particolare, l’art. 3 del decreto riconosce, alle imprese private temporaneamente del rimborso delle accise, un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, nella misura del 28 per cento della spesa sostenuta nel primo trimestre del 2022 per l’acquisto di gasolio impiegato per il rifornimento di veicoli di massa superiore a 7,5 tonnellate di classe ambientale euro V ed euro VI, al netto dell’IVA, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto.

Il  credito  d’imposta  di  cui  al  comma  1  è  utilizzabile esclusivamente in compensazione – così come previsto dall’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241 – e non concorre alla formazione del reddito d’impresa, né della base imponibile ai fini IRAP

In più lo stesso credito d’imposta può essere cumulato con altre agevolazioni aventi ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito, non porti al superamento del costo sostenuto. 

Lo stesso articolo puntualizza che tali incentivi si applicano nel  rispetto della normativa europea in materia di aiuti  di  Stato e che ai  relativi adempimenti  provvede  il  Ministero  delle  infrastrutture  e  della mobilità sostenibili.

A questo punto per dare definitiva attuazione al protocollo definito nello scorso marzo tra le associazioni di categoria e la viceministra Teresa Bellanova manca soltanto un ultimo tassello, vale a dire l’indicazione di un codice tributo tramite cui fruire del credito di imposta. E indicarlo dovrà essere nei prossimi giorni una circolare dell’Agenzia delle Entrate. Vi informeremo non appena sarà pubblicata.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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