Zero vittime, zero feriti, zero incidenti. Lo ha affermato Alessandro De Martino, amministratore delegato di Continental Italia, parlando all’Autopromotec di Bologna del progetto di sicurezza stradale della sua azienda – Vision Zero – che punta ad azzerare nel prossimo futuro la mortalità in strada. Un traguardo raggiungibile, secondo Continental, con lo sviluppo di sistemi e prodotti in grado di assistere e di sostituire domani l’uomo alla guida.
«Circa il 44% dei conducenti da noi intervistati – ha spiegato De Martino – considera i sistemi di guida autonoma e connessa come un fattore di scelta nell’acquisto del proprio veicolo, una percentuale che sale al 72% tra i conducenti professionali. Continental, grazie al suo ruolo di produttore di sistemi tecnologici e pneumatici, può svolgere dunque un ruolo importante, in collaborazione con i costruttori, e guidare il cambiamento in corso».
Ogni anno nel mondo muoiono 1,25 milioni di persone in incidenti sulla strada, prima causa di morte delle persone tra i 15 e i 29 anni (fonte: OMS, 2017): «La tecnologia, i sistemi evoluti, l’interazione dinamica tra veicolo e conducente e tra mezzo, altri veicoli e infrastrutture può ridurre considerevolmente gli incidenti fino ad azzerarli del tutto in futuro». Ma il ruolo delle persone rimarrà centrale. «I conducenti di domani avranno un ruolo di gestori e amministratori di sistemi complessi e interconnessi che sarà comunque fondamentale. L’esperienza della mobilità sarà innovativa, tecnologica, sicura e sostenibile».
Per le aziende di trasporto merci, Continental si pone poi l’obiettivo di rendere sempre più efficiente la gestione delle flotte. Il mezzo è Conti 360° Fleet Services, una pianificazione che include prodotti e servizi premium per le flotte, appoggiandosi ad una rete di punti specializzati diffusa capillarmente in tutta Europa. Uno dei punti di forza dell’offerta è ContiLifeCycle, programma di ricostruzione dei pneumatici che garantisce chilometraggio e performance equivalenti a quelle di uno pneumatico nuovo. Il costruttore d’Oltralpe ha calcolato che nel corso di un ciclo di vita – uno pneumatico nuovo ed una ricostruzione – con CLC sono immessi nell’ambiente il 26% in meno di materiali, senza scarti (grazie all’esclusivo processo di recupero dei materiali Hurricane Machine) e con 38 kg di minori emissioni di CO2 per ogni pneumatico ricostruito.