Il Gruppo Smet ha l’intermodalità inscritta nel proprio DNA. Non si fa fatica, quindi, a giustificare l’importante investimento sostenuto in questi giorni, finalizzato ad acquisire le attività multimodaIi della società catanese Esperia con sede anche a Bari e Padova. Questa azienda, infatti, opera nell’intermodalità da anni, sia marittima che ferroviaria, utilizzando a tale scopo una flotta di 450 mezzi e sviluppando le attività con il multicanale dal Continente alla Sicilia e alla Sardegna.
Per essere più precisi, Esperia muove i primi passi nel 1981 e inizia a dedicarsi nel trasporto combinato strada-mare-ferro attraverso le linee Grimaldi quando in pochi sapevano spiegare il significato del termine «sostenibilità». E anche oggi che, da azienda di famiglia entra a far parte di un gruppo leader nell’intermodalità europea, il suo amministratore delegato, Giovanni Agrillo, parla di un’opportunità, dell’occasione di «evolversi ed innovarsi per poter ulteriormente crescere e consolidarsi nei mercati di riferimento di Esperia».
Domenico De Rosa, Ceo del Gruppo Smet, si mostra particolarmente soddisfatto e riferisce di aver in mente un piano di sviluppo per far progredire le attività di Esperia soprattutto sull’asse Adriatico e sul fronte siciliano. E più in generale interpreta l’operazione come «un ulteriore tassello nella direzione delle aggregazioni e del consolidamento di realtà di valore che hanno voglia di rilanciarsi e rafforzarsi nel mercato affiancandosi ad un Gruppo più strutturato come quello Smet». Ma soprattutto De Rosa fa intendere come l’acquisizione di Esperia non sia una mossa isolata, ma l’espressione di una strategia che continuerà a mettere in atto, tanto da anticipare che «nel 2023 altre operazioni di questo tipo saranno portate a termine dal nostro Gruppo e siamo aperti ad accoglierne ancora altri con noi».