«La capacità dell’autostrada rimane invariata, ma il volume di traffico aumenta. Pertanto, nel medio termine sarà necessario un nuovo sistema digitale per controllare il flusso del traffico». Ne è convinto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, che a tal proposito ha commissionato uno studio di fattibilità proprio per verificare come il controllo digitale del traffico sulla A22 – detto anche a “slot” – possa migliorare i flussi di traffico e ridurre l’impatto sull’autostrada. E alla fine si è convinto che sia «importante convincere gli Stati nazionali a definire e attuare una strategia comune per la digitalizzazione del corridoio del Brennero, in cui strada e ferrovia si completino a vicenda e si riduca l’onere per le comunità confinanti». In pratica, per riuscire a trasferire il traffico passeggeri e merci sulla ferrovia e a rendere più sostenibile il traffico rimanente, è necessario creare un Brenner Digital Green Corridor, che prenda in considerazione i tre paesi interessati sfruttando tutti i dati utili per gestire il traffico dell’intero corridoio e per conquistare una mobilità a zero emissioni.
Questo modo di affrontare il problema è stato fortemente criticato da Anita, che ritiene «l’idea tecnicamente irrealizzabile in quanto in contrasto con i principi europei», così come reputa «non accettabile che dallo studio sul “sistema a slot” venga escluso il traffico privato, se si considera che il tutto è giustificato per garantire la fluidità del traffico e la sicurezza autostradale.
Il presidente dell’associazione confindustriale, Thomas Baumgartner, considera «necessaria una revoca del divieto di circolazione notturna e del doppio pedaggio notturno sul versante tirolese. Questa soluzione determinerebbe infatti una maggiore fluidità del traffico ed eviterebbe picchi nelle ore mattutine coincidenti con il traffico dei pendolari. Di conseguenza, potrebbe essere eliminato il sistema di dosaggio attualmente applicato a Kufstein che, oltre ai problemi relativi alla sicurezza in autostrada sulla tratta Rosenhein/Kufsten, è dannoso in quanto produce ingorghi chilometrici, traffico stop-and-go e quindi maggiore inquinamento ambientale».
Inoltre, Baumgartner propone una modifica relativa ai pedaggi delle autovetture e dei veicoli pesanti, secondo cui nei periodi di punta il pedaggio viene incrementato, mentre nei periodi di minor traffico – come di notte – la tariffa diminuisce, cosa questa già consentita dalle vigenti norme Unionali.
Il presidente di Anita ha anche sottolineato che «il sistema di dosaggio può rappresentare, eventualmente, una misura di completamento, una volta implementate le precedenti misure. Del resto, il compito della politica è quello di consentire la mobilità dei cittadini e delle merci, non di limitarla. Infatti, grazie ad essa, vi sono sempre stati scambi culturali ed economici, i quali hanno aumentato il tenore di vita e consentito conquiste sociali delle persone».
«Non escluderei in futuro – conclude il Presidente Baumgartner – la necessità di costruire assi alternativi transalpini, penso ad esempio alla Ulm – Milano».