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Arriva la Nuova Sabatini maggiorata per chi risponde di certificazioni ambientali. Domande dal 1° gennaio

Uno dei più gettonati strumenti per facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, si arricchisce con il 2023 anche di una versione incrementata del 30% e finalizzata a sostenere gli investimenti in veicoli e attrezzature inseriti in un programma concepito per ampliare la capacità aziendale. Ecco come e quando presentare le domande

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La Nuova Sabatini, uno degli strumenti normativi che più ha contribuito a facilitare l’accesso al credito di molto piccole e medie imprese, continua a vivere. Anzi, a partire dal gennaio 2023 esisterà anche in una versione maggiorata – vale a dire incrementata nell’incentivo del 30% – finalizzata a favorire gli investimenti green delle imprese in macchinari, attrezzature, ecc. Per ottenere gli incentivi è possibile presentare domanda già a partire con il nuovo anno, seguendo le istruzioni presenti nella circolare direttoriale n. 410823 del ministero delle imprese e del Made in Italy, in cui sono contenuti anche gli schemi e l’indicazione della documentazione da allegare.

Possono beneficiare delle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese iscritte nel Registro delle imprese con sede legale o unità locale in Italia. Il finanziamento va deliberato da un soggetto finanziatore aderente alla conversione, da stipularsi successivamente alla data di presentazione della domanda e rispondere ai seguenti requisiti:

• essere deliberato a copertura del programma d’investimento e fino al 100% dello stesso;

• avere durata massima, comprensiva di un periodo di preammortamento o di prelocalizzazione non superiore a dodici mesi, di cinque anni decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento oppure, nel caso di leasing finanziario, decorrenti dalla data di consegna del bene, o dalla data di collaudo se successiva;

• essere deliberato e contrattualizzato per un valore non inferiore a 20 mila euro e non superiore a 4 milioni;

• essere erogato in un’unica soluzione, entro trenta giorni dalla stipula del contratto di finanziamento oppure, nel caso di leasing finanziario essere erogato al fornitore entro trenta giorni. Nel caso di leasing, dopo la presentazione della domanda l’impresa richiedente può procedere al versamento di un acconto ai fornitori per bloccare il bene;

• in caso di leasing finanziario, l’impresa locataria deve esercitare anticipatamente, al momento della stipula del contratto, l’opzione di acquisto prevista dal contratto.

Il soggetto finanziatore può ridurre l’importo e/o rideterminare la durata e/o il profilo di rimborso indicati dall’impresa proponente.

Quali sono gli investimenti ammessi

Abbiamo parlato genericamente di «investimenti», ma è forse il caso di ricordare che, rispetto all’universo trasporti, sono riconosciuti come tali gli acquisti di mezzi o attrezzature sostenute nell’ambito di un programma di investimento, mirato ad ampliare la capacità aziendale, da avviare in data successiva a quella di trasmissione, tramite posta elettronica certificata della domanda di accesso al contributo al soggetto finanziatore.

Sono ammissibili le spese che riguardano l’acquisto, anche in leasing finanziario, dei beni strumentali nuovi di fabbrica strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi d’investimento, destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare. 

A quanto ammonta l’agevolazione

L’agevolazione è concessa alle PMI come contributo in conto impianto e l’ammontare è pari al valore degli interessi calcolati su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso di interesse annuo pari a:

• 2,75 per gli investimenti in beni strumentali;

• 3,575% per gli investimenti 4.0 e gli investimenti green.

Tali aiuti non sono concessi a titolo di “de minimis” e sono cumulabili con altri aiuti di Stato sempre che non comportino il superamento dell’intensità dell’aiuto.

La domanda va presentata in formato elettronico con allegata la documentazione richiesta e inviata esclusivamente a mezzo PEC e firmata in formato elettronico dal legale rappresentante, agli indirizzi dei soggetti finanziatori. 

A quel punto il soggetto finanziatore che riceve la domanda, ne verifica la regolarità formale e la trasmette al ministero. Il contributo è concesso nei limiti delle disponibilità finanziarie concesse.

Il requisito delle certificazioni ambientali

Nel caso di domande di agevolazione di investimenti green, il legale rappresentante deve dichiarare nel modello RU:

• il possesso di certificazione ambientale di processo rilasciata o convalidata da un organismo accreditato tra quelli riportati nella sezione 1 dell’allegato 6/C;

• che i beni sono corredati da una certificazione ambientale di prodotto riconosciuta a livello europeo oppure da autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori di beni, insieme alla dichiarazione liberatoria resa dal fornitore sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante la predetta certificazione o autodichiarazione come previsto dal punto 13.4,lett.a).

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