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Traguardo storico per Transmec nel 2022: fatturato sopra i 500 milioni

Il gruppo, con sede a Campogalliano e diretto dal CEO Danilo Montecchi, ha visto lievitare le attività delle 16 filiali che compongono il suo network e di buona parte delle divisioni. E per il 2023 punta a crescere ancora, sia grazie all’investimento in un nuovo magazzino a London Gateway, sia all’avvenuta acquisizione della vicentina TNA Cargo, specializzata in traffici verso il Nord Africa, area giudicata sempre più strategica

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Transmec è sicuramente un gruppo in movimento. E oltre al perimetro delle attività e delle società partecipate, diventa sempre più largo il fatturato che genera. Nel 2022, stando ai dati presentati dal CEO del Gruppo, Danilo Montecchi, alla convention dei manager impegnati nelle sedi sociali sparse in almeno tre continenti (Europa, Nord Afrida e Asia), è stata superata la soglia psicologica dei 500 milioni, un risultato storico, mai raggiunto prima e che lo stesso Montecchi ha definito «incredibile».

Dietro a questa crescita – nel 2020 il fatturato si fermava a 440 milioni con un utile operativo di 11,5 – c’è un’azione corale, che ha interessato un po’ tutte le 16 filiali del Gruppo, attive grazie all’operatività di oltre 1.200 dipendenti, e un po’ tutte le divisioni, con particolari enfasi nei segmenti relativi al fashion, all’automotive, all’hi-tech e ai trasporti industriali.

Ma ovviamente i risultati ottenuti non sono tanto un punto di arrivo, quanto una pietra miliare verso un obiettivo fatto di ulteriori ascese, già ritenute possibili nel corso del 2023. E a generarle stavolta potrebbe essere un’operazione che il gruppo di Campogalliano (Modena) ha portato a termine nel corso del 2022 tramite l’acquisizione di TNA Cargo, società vicentina specializzata in traffici da e verso il Nord Africa, gestiti tramite filiali dirette a Tangeri, Tunisi e nei principali porti italiani del Tirreno. Il fatturato consolidato di questa società – acquisita inizialmente per il 67% per poi salire nel corso del 2023 al 100% – viaggiava intorno ai 38 milioni di euro, ottenuto anche grazie a una flotta di più di 500 semirimorchi. Ma si tratta di un’attività concentrato in un’area economica che Montecchi definisce di «grande valore strategico sia per gli approvvigionamenti di materie prime, energetici e alimentari, sia perché è notevolmente cresciuta la capacità e la competenza manifatturiera» reperibile sul territorio, specialmente «nei settori automobilistico, tessile e bio-medicale».

E poi, in cantiere nell’immediato futuro c’è anche un investimento nel Regno Unito, per la precisione presso il London Gateway, dove Transmec conta di inaugurare un nuovo magazzino di 15 mila metri quadri.

Più in generale, però, la società emiliana sta puntellando la sua crescita investendo nei sistemi informativi, nella flotta veicolare e nelle strutture, nell’efficienza energetica delle proprie sedi e nel capitale umano. Così facendo – come spiega Montecchi – «abbiamo un’infrastruttura con basi molto solide, che ci consentirà di continuare a rispondere in modo puntuale alle richieste del mercato e soddisfare le richieste dei nostri clienti».

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