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Salvini: «Prima l’Austria tolga i divieti ai tir e poi trattiamo»

«Non mi siedo al tavolo con chi è al di là della legge e dei trattati. Appena Vienna torna nel contesto civile della Comunità europea possiamo ragionare su tutto: slot, pedaggi e barriere». Il ministro delle Infrastrutture ribadisce il suo approccio nelle relazioni con l’Austria e conferma la vicinanza con il suo omologo tedesco rispetto alla volontà di chiedere una procedura di infrazione per Vienna

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«Se hai parcheggiato la tua auto nel posto dei disabili e vuoi discutere, prima togli l’auto e poi discutiamo su come rifare la viabilità». È la similitudine che ha utilizzato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini parlando a Bolzano per chiarire la sua posizione di fronte all’Austria: «Prima tolga i divieti per i tir, quelli della notte, dei sabati delle categorie. Non mi siedo al tavolo con chi è al di là della legge e dei trattati. Appena Vienna torna nel contesto civile della Comunità europea possiamo ragionare su tutto: slot, pedaggi e barriere». 

Poi, guardando la questione in un’ottica internazionale, Salvini ha confermato la sua posizione vicina a quella del suo omologo tedesco, non soltanto rispetto all’intenzione di chiedere l’apertura della procedura d’infrazione contro l’Austria. «Spero che non si arriva a questo. Siamo in sintonia con il collega tedesco e altri colleghi per portare un po’ di buonsenso a Bruxelles, anche per quanto riguarda la messa fuori legge delle auto a benzina nel 2035 che rappresenta un enorme regalo per la Cina e un danno per l’economia italiana ed europea».

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