Allerta meteo, avvisi della Protezione Civile, camion bloccati senza neve, polemiche. È quello che sta accadendo da ieri in alcune zone meno interessate dalla forte ondata di gelo e neve (l’immagine si riferisce a un blocco avvenuto a Termoli); un copione già letto, ma anche quest’anno il piano neve predisposto come ogni anno per fronteggiare le criticità per la circolazione dovute al maltempo rischia di generare più danni e disservizi che il maltempo stesso. Questo, denunciano alcune associazioni degli autotrasportatori, a causa delle rigidità interpretative di alcune Prefetture.
Conftrasporto sta addirittura valutando con i propri legali la possibilità di aprire un contenzioso nei confronti di chi ha deciso di impedire la libertà di circolare. «Come ogni anno – commenta il presidente di Conftrasporto Paolo Uggè – nonostante le assicurazioni, in presenza di eventi nevosi, anziché dare corso al ‘Piano neve’ concordato con il dicastero dei Trasporti scattano all’improvviso i divieti generalizzati. Un modo di operare semplicemente vergognoso che non tiene conto di chi esercita l’attività di trasporto».
Di pari avviso è Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito che afferma come «In questo primo periodo di stagione invernale stiamo assistendo a un copione che penalizza l’autotrasporto delle merci: mentre la Polizia Stradale e, in particolar modo, le concessionarie autostradali hanno svolto una efficiente azione preventiva assicurando la fruibilità delle infrastrutture autostradali, dalle Prefetture sono giunte, forse con troppa disinvoltura, le limitazioni ai Tir o addirittura il divieto di transito di questi sulle autostrade (pulite) costringendoli a seguire percorsi sulle strade ordinarie (ghiacciate) ovvero fermarsi alle aree di sosta programmate.»
Secondo Uggè «La scusa è che vi sarebbero degli irresponsabili che si mettono in viaggio senza le catene o gomme da neve. Anziché assicurare i rifornimenti si preferisce bloccare l’attività infischiandosene di coloro che invece si sono messi in viaggio adeguatamente attrezzati – concludendo – Si colpiscano gli irresponsabili! É ora di smetterla con la logica di fare di tutte le erbe un fascio».
Per Longo poi occorrerebbe «definire sia i criteri di intervento sia, a maggior ragione, i potenziali pericoli che si innescherebbero in seguito al blocco delle autostrade e a deviazioni del traffico su itinerari più pericolosi del tracciato autostradale stesso».
(Foto: Trasportounito)