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Verso la fine del tunnel: tornano a crescere in Itala gli investimenti in infrastrutture

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Ci sono numeri che rappresentano la crisi meglio di tanti altri. Pensate che dal 2007 al 2015 in Italia la spesa per opere pubbliche infrastrutturali è stata inferiore del 47%. In termini assoluti siamo arrivati a 24,5 miliardi. In rapporto al Pil, invece, dal 3% del decennio 2001-2010 , si è scesi al 2,1% nel 2014 e al 2,2% nel 2015, nonostante il calo del Pil del 10% circa.

Fin qui la notizia brutta. Poi c’è quella se non bella, ma almeno meno scura, quella che intravede la fine del tunnel. A partire dallo scorso ottobre, infatti, secondo il Cresme c’è stata la prima inversione di tendenza con una curva degli investimenti in opere pubbliche che per la prima volta torna a crescere del 2,3% e quelle per manutenzioni straordinaria che sale del 2,7%.

E non è tutto, perché l’ufficio studi dell’Ance ha calcolato che anche la legge di bilancio 2017 aumenta del 23,4% (rispetto al 2016) le risorse statali da impegnare per le infrastrutture, arrivando a 16,8 miliardi, dopo che già nel 2016 si era registrato un aumento del 9,2% in valori reali, dopo anni di calo.

In termini reali, secondo il Cresme la crescita sarà nel 2017 del 3%, mentre per il 2018 dovrebbe diventare del 4%. E questo dovrebbe finalmente impattare in modo positivo anche sull’operatività dei cantieri. Anche se l’Ance, a dire il vero, ha elaborato previsioni un po’ più prudenti contenendo la crescita reale a un modesto +0,4%.

In rapporto al Pil, invece, l’ultimo Def prevedeva un dato stabile per il 2016, a 36,7 miliardi di euro, vale a dire al 2,2% sul Pil, con poi salire al +3,6% nel 2017.

Dietro questi numeri ci sono tante cose. C’è per esempio il piano di investimenti ferroviari per 19 miliardi che il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha già fatto finanziare. E poi c’è il piano decennale Anas che registra una ripresa degli investimenti da 1,7 a 3 miliardi in pochi anni e il +60% nell’importo dei bandi pubblicati quest’anno va in quella direzione. E tra queste opere, come ha ricordato in questi giorni lo stesso Delrio, ci saranno la Jonica e la manutenzione straordinaria della Orte Mestre.

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