Vi ricordate l’incidente che lo scorso 28 ottobre causò il crollo del cavalcavia di Lecco lungo la Statale 36, al passaggio di un camion con trasporto eccezionale? Bene, dopo quel giorno i trasporti eccezionali hanno vissuto una sorta di odissea. Com’era facile prevedere, infatti, ottenere le autorizzazioni è diventato praticamente impossibile perché gli enti coinvolti tirano ad aggirare eventuali responsabilità. E siccome adesso inizia un nuovo anno, anche ottenere i rinnovi per il 2017 di precedenti autorizzazioni sta diventando molto complesso. Lo è a tal punto che il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, ha voluto prendere di petto la faccenda, chiedendo un incontro sia con il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, sia con il sottosegretario Simona Vicari, sia con il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani.
Per far comprendere ai suoi interlocutori l’urgenza di un intervento risolutore, Uggè ha anche allegato alla lettera di richiesta di incontro, datata 4 gennaio, una serie di corrispondenze tra Comuni lombardi e aziende di autotrasporto. Da Baranzate (Milano), per esempio, la polizia locale ha fatto sapere agli interessati che il Comune non può rilasciare autorizzazioni perché non dispone delle attestazioni di portata massima di carico delle infrastrutture viarie che si trovano lungo strade comunale, in quanto queste opere sono state realizzate da Autostrade per l’Italia che non ha risposto a una specifica richiesta in tal senso.
Ma la cosa più clamorosa è quella raccontata in una missiva di un’azienda associata a Conftrasporto che riferisce di come, in mancanza di un accordo tra Regione Lombardia e le diverse Province, queste ultime stanno arrivando addirittura a chiedere alle aziende di autotrasporto interessate a ottenere autorizzazioni al transito di veicoli eccezionali, una relazione a loro spese effettuata da ingegneri iscritti all’Albo in cui certificare la tenuta dei ponti interessati al transito. Una relazione che, senza disporre di calcoli strutturali o dello stato manutentivo dell’opera, appare in parte aleatoria, in quanto andrebbe fatta a vista.
Di fronte a questa situazione Uggè denuncia la grave situazione che si sta creando, con un vero e proprio collasso delle attività di trasporto, che mette in difficoltà non soltanto i trasportatori, «ma anche la loro committenza e tutti gli operatori industriali del settore».