Lo sciopero degli addetti alle consegne per conto di Amazon domani, 18 aprile, ci sarà. Oggi, 17 aprile, Assoespressi aveva organizzato un incontro per cercare un’intesa a cui le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti aveva partecipato. «Purtroppo – hanno fatto sapere all’uscita dell’incontro – la stessa associazione datoriale ha ribadito alcune sue posizioni, relativamente ad elementi fondamentali per una possibile intesa».
I punti di frizione sono evidenti. Il primo, spiegano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, riguarda l’ottenimento di «un incremento sostanziale del valore della trasferta, con un importante risultato relativamente al salario, con incrementi anno per anno».
Il secondo riguarda invece «una strutturale riduzione dell’orario di lavoro, con conseguente abbattimento dei carichi e delle consegne, che può avvenire non saturando la flessibilità».
Il terzo è mirato alla sicurezza, da migliorare tramite «la previsione di interruzione o chiusura dei servizi in caso di allerta meteo rossa a tutela dell’incolumità dei driver».
Il quarto, infine, intende conquistare una migliore qualità dell’occupazione, «richiedendo percorsi condivisi di stabilizzazione dei contratti di lavoro precari».
«Qualora Assoespressi continuasse a essere sorda alle nostre richieste – concludono le organizzazioni sindacali – intendiamo chiedere ad Amazon di riconsiderare le modalità operative della gestione dell’ultimo miglio».