La notizia che vi raccontiamo oggi parte da lontano. Da quando, oltre sessant’anni fa – correva l’anno 1961 – l’Europa del trasporto e della mobilità cominciava a cambiare volto. In quegli anni, infatti, le reti autostradali si estendevano a vista d’occhio e la circolazione delle merci cresceva con ritmi mai visti prima, soprattutto in Italia grazie al boom economico.
Le percorrenze aumentavano, le esigenze logistiche si facevano più complesse. Ma i camion dell’epoca, pensati per strade brevi e secondarie, non erano più all’altezza della sfida.
Fu in quel contesto che si affacciò sul mercato un motore destinato a lasciare il segno: il «Super», lanciato da Scania con la sigla DS10. Un 10 litri turboalimentato montato sulla serie 75, capace di offrire più potenza ed efficienza rispetto al passato.
Alle origini del mito
La vera novità era la turbocompressione, che permetteva di riutilizzare i gas di scarico per migliorare il rendimento del motore. Una svolta tecnologica, certo, ma anche industriale: significava viaggiare più a lungo, più in fretta e consumando meno. Lo slogan dell’epoca lo diceva chiaramente: «più lavoro, in meno tempo e con costi ridotti».
Sessant’anni dopo, il contesto è cambiato, ma la sfida resta alta. Oggi non si tratta più solo di aumentare le prestazioni, ma di ridurre le emissioni, contenere i consumi, adattarsi a missioni sempre più diversificate. Per questo, nel 2021, Scania ha rilanciato la sigla Super con un nuovo motore da 13 litri (ne avevamo scritto qui): una piattaforma completamente riprogettata, capace di raggiungere un’efficienza termica del 50% e di abbassare sensibilmente il consumo di carburante.
Oggi quella stessa piattaforma dà origine a un nuovo capitolo della storia: il debutto del Super 11. Una versione da 11 litri, più compatta e più leggera, ma con la stessa ambizione tecnica e industriale del fratello maggiore: offrire prestazioni elevate coniugate a efficienza, tecnologia e versatilità. Scania l’ha presentata in anteprima nella sua sede di Södertälje, in Svezia, dove siamo stati invitati per assistere al lancio e confrontarci direttamente con i tecnici che lo hanno progettato.

Una piattaforma condivisa
Il nuovo motore porta con sé molte delle soluzioni già viste sul 13 litri. La logica, infatti, è quella della piattaforma comune: progettare propulsori diversi a partire da un’architettura condivisa, in modo da ottimizzare costi, assistenza, manutenzione e affidabilità. Il Super 11 è quindi, a tutti gli effetti, un Super 13 con un cilindro in meno (il Super 11 ha cinque cilindri in linea, mentre il Super 13 ne ha sei).
Una scelta che consente di ridurre il peso e adattare il motore a missioni differenti, senza rinunciare alla solidità del progetto originario.

Tecnologie per l’efficienza
Tra le novità più rilevanti c’è la fasatura variabile delle valvole (VVT), che consente di regolare in modo dinamico i tempi di apertura e chiusura delle valvole di aspirazione e scarico. Questo migliora la gestione termica del motore, soprattutto in condizioni di carico parziale, e rende più efficiente anche il sistema post-trattamento. A questa si affianca il nuovo freno motore a valvole variabili (VVB), che unisce la fasatura variabile al freno a rilascio di compressione: una soluzione che garantisce una potenza frenante continua e più elevata, con la possibilità – in alcune applicazioni – di fare a meno del retarder.
Un altro elemento distintivo è il turbo dosing, un sistema brevettato da Scania che prevede l’iniezione dell’AdBlue direttamente dopo il turbocompressore. Questo migliora l’evaporazione del liquido e rende più efficace l’intero sistema SCR, riducendo il consumo di AdBlue e mantenendo basse le emissioni. Il tutto è integrato da un sistema elettronico avanzato, con software in grado di ottimizzare l’iniezione (fuel skewing) e ridurre vibrazioni e rumore, a vantaggio del comfort di guida.




Il potere della leggerezza
Le prestazioni, ovviamente, variano in base alla versione. Il Super 11 è disponibile in tre livelli di potenza: 350, 390 e 430 cavalli. Tutte le versioni offrono una coppia elevata — fino a 2.200 Nm — disponibile già a bassi regimi (tra 950 e 1.360 giri), per garantire elasticità e risposta anche nelle missioni più impegnative. Il target, infatti, non sono solo i trasporti regionali o urbani, ma anche tutte quelle applicazioni in cui il peso è un fattore chiave: veicoli per la raccolta rifiuti, autocisterne, trasporto di merci voluminose, veicoli per municipalità e allestimenti speciali.
Rispetto al 13 litri, il nuovo Super 11 pesa 85 chili in meno. Può sembrare poco, ma su un mezzo industriale ogni chilo conta, soprattutto se si traduce in maggiore carico utile o minori consumi. E a proposito di consumi, i tecnici Scania parlano di un risparmio fino al 7% rispetto al motore da 9 litri, con intervalli di manutenzione estesi del 30% grazie all’adozione di lubrificanti più performanti e a una combustione più pulita.
In definitiva, il Super 11 non è un semplice «fratello minore» del 13 litri, ma una proposta «autonoma», costruita su misura per chi cerca un motore moderno, efficiente e versatile. Un motore da lavoro, certo, ma con tutta l’intelligenza di una piattaforma pensata per durare nel tempo e affrontare le sfide dell’autotrasporto di domani. Un nuovo tassello, insomma, nella lunga storia iniziata oltre sessant’anni fa con una scritta: Super.