Il nome della società è ancora relativamente sconosciuto sul mercato italiano, almeno rispetto ad altri big dell’autotrasporto lituano come Girteka, ma anche il gruppo Finėjas, come tante aziende lituane, sta facendo registrare una crescita considerevole, che non ha conosciuti singhiozzi nemmeno con il conflitto russo-ucraina, relativamente vicino all’area baltica. Si tratta di un gruppo di otto aziende, fondato nel 1994 ma attivo nel trasporto merci via camion dal 1997, impegnato in particolare in trasporti internazionali di merci. Movimenta un po’ di tutto, soprattutto tramite centinati, ma non merci pericolose, né quelle da gestire a temperatura controllata.
Il suo nome fa riferimento a Fineo, un personaggio della mitologia greca, re della Tracia e molto abile nella navigazione che, un po’ come un moderno logistico, suggerì agli Argonauti (i cinquanta eroi che a bordo della nave Argo mossero alla riconquista del vello d’oro, un oggetto che si credeva capace di curare ogni malattia), le modalità per oltrepassare le Simplegadi, piccole isole che si muovevano e si scontravano tra loro.

Finėjas, quindi, ha poco più di trent’anni di vita, anche se la sua accelerazione, favorita soprattutto da quando dall’ingresso della Lituania prima nell’Unione europea e poi nell’area Schengen, ha decuplicato i fatturati negli ultimi dieci anni, in particolare da quando è stato realizzato nel 2008 un hub da 11.500 metri quadri a Vievis, da dove partono tutte le operazioni di trasporto della società, poi ingrandito nel 2021 con un magazzino di circa 23.000 mq. Nel luglio 2023 sono stati installati circa 820 moduli fotovoltaici sui tetti della sede centrale e del magazzino di Vievis. Con una capacità totale di 450 kWh, nel 2024 sono stati generati 409.571 kWh di energia elettrica.

In particolare, nel 2024 il fatturato ha raggiunto i 231 milioni di euro (rispetto ai 95 milioni del 2021), dando lavoro a 2.700 dipendenti (che hanno un’età media di 36,5 anni e che, almeno nei ruoli amministrativi, sono per il 44% donne) che fanno muovere più di 1.700 camion euro 6, a cui ne vanno aggiunti altri 300 acquisiti negli ultimi mesi. Tutti con la stella Mercedes-Benz sulla calandra. Dallo scorso dicembre a oggi, in particolare, Finėjas ha fatto due ordini di veicoli, entrambi importanti:
- il primo dal punto di vista dimensionale, visto che riguardava la consegna di 500 Mercedes-Benz Actros 1845 LS 4×2 equipaggiati con motore OM 471 da 449 CV;
- il secondo riguarda l’acquisto di due eActros 600 e quindi segnano di fatto l’ingresso della società nell’era dell’elettromobilità.
Vaidotas Lenktys, CEO del gruppo, ha detto a chiare lettere che «l’elettrificazione del trasporto a lungo raggio è una delle direzioni chiave del settore» e che quindi merita di essere testata per acquisire esperienza e per «fornire ai nostri clienti soluzioni che soddisfino le loro esigenze».
I pregi del primo camion Mercedes-Benz concepito per essere elettrico sono per lo più noti: grazie a una capacità della batteria superiore a 600 kWh, spalmata su tre pacchi di 207 kWh, e a un assale motore che genera energia, può raggiungere un’autonomia di 500 chilometri. La vita delle batterie, invece, basata sulla tecnologia delle celle al litio ferro fosfato (LFP), è garantita fino a 1,2 milioni di chilometri di funzionamento in dieci anni, con oltre l’80% della capacità ancora disponibile dopo questo periodo.
Oltre che in camion Finejas sta investendo anche in infrastrutture. È recente per esempio l’acquisizione di un terreno da quasi 12 mila mq e un parcheggio di 60 mila mq, in cui ha anche intenzione di realizzare un motel, in Polonia, in particolare nella Zona Franca di Legnica.