La 18ª edizione di Solutrans si è presentata come quella della maturità: 1.100 espositori, 100 mila metri quadri di superficie e oltre 65 mila visitatori. Numeri importanti, che però si inseriscono in un quadro economico tutt’altro che sereno per l’Unione europea del veicolo commerciale.
La Francia, come l’intera Europa, vive una fase di instabilità economica e politica che pesa sugli ordini e frena la transizione energetica, destinata a compiersi ma probabilmente con tempi più lunghi del previsto. Anche gli allestitori, tradizionale termometro del mercato, non intravedono un miglioramento a breve.
Immatricolazioni e trend
Nel 2024 le immatricolazioni francesi di mezzi pesanti oltre le 5 tonnellate sono cresciute dello 0,4%, ma l’OVI – Osservatorio dei veicoli industriali – registra per metà 2025 un calo del 19,9%, con un secondo semestre che dovrebbe replicare la tendenza.
Il quadro completo parla chiaro:
- Veicoli industriali 2025: previsione di -19,1%
- LCV 2025: -8,1% nei primi 10 mesi (297.941 unità vs 320.314 del 2024)
A questo si aggiungono:
- export fermi,
- usato in forte calo (trattori -27%, motrici -23%),
- prezzi giù dell’8-9%.
Le Case francesi mantengono un certo ottimismo: il mercato arrivava da livelli molto alti fino al 2023 e il rallentamento è considerato un ritorno alla normalità. Ma il settore, come in Italia, chiede una cosa: stabilità politica.
La presenza turca: un fenomeno sempre più visibile
Detto del contesto, veniamo ora alla fiera vera e propria. Tra gli stand, colpisce la massiccia presenza di costruttori turchi, ormai protagonisti fissi delle principali fiere europee: Hannover, Solutrans, Milano (Transpotec 2026), Piacenza (GIS).
Una decina i marchi di trailer specializzati in ribaltabili, cisterne, bisarche, portacontainer e accessori. Alcuni già importati in Italia (Star, Vega, Ozgul), altri presenti per ora solo in Francia – Eroglu, Nukte, Nursan, MimMac, Warkas, Yalcin, Kon Turksan – ma con un evidente potenziale di espansione.
Il freddo parla francese
Nello stand Lamberet in primo piano il progetto collaborativo Dolphin (in partnership con Renault Trucks, Insa Lyon e con un consorzio accademico e industriale), che Quentin Wiedemann, Responsabile della Business unit veicoli commerciali leggeri e marketing, presenta: «Un trattore Renault Trucks T4x2 e un semirimorchio Lamberet in combinazione indissolubile. Non è più possibile ottenere significativi risparmi di carburante senza la collaborazione tra i produttori di camion e semirimorchi. Le batterie del trattore e del semirimorchio devono essere sincronizzate. Per l’aerodinamica: se trattore e rimorchio non lavorano insieme, non è possibile ottenere progressi ottimali».
L’obiettivo è semplice da formulare ma ambizioso da realizzare: progettare, convalidare e pre-industrializzare un complesso stradale 100% elettrico – trattore più semirimorchio refrigerato – concepito come un sistema unico in cui energia, aerodinamica, sicurezza ed ergonomia si rafforzano a vicenda.


Per quanto riguarda il semirimorchio, Lamberet aggiunge un pacco batterie ad alta tensione, un generatore sull’asse (e-axle) e un convertitore proprietario AC/DC-DC/AC che gestisce in tempo reale l’energia disponibile tra la trazione e la produzione di freddo. Sul lato trattore, un e-PTO completa questo mix per alimentare il gruppo frigorifero in base agli scenari di utilizzo.
Questo approccio «convoglio completo» non si limita a sommare i componenti, ma sfrutta le leggi di controllo sviluppate dal Laboratorio Ampère per bilanciare con precisione i flussi in entrata e in uscita in base ai profili reali della missione: urbana, regionale o a lunga distanza. Il risultato è un obiettivo di costo totale di proprietà nel settore della refrigerazione allineato al miglior riferimento diesel attuale, senza rinunciare ai vantaggi in termini di autonomia sulle lunghe distanze.

Accanto al Dolphin, Lamberet ha proposto anche l’SR2 X-City 27P, pensato per la distribuzione urbana. Con una capacità di 27 pallet (+30% rispetto a un 6×2/4 da 21 pallet), riduce viaggi e costi operativi. L’asse posteriore sterzante con sistema Green-Steering meccanico garantisce manovrabilità in spazi stretti, riducendo sforzo del conducente, usura pneumatici e consumi.
La carrozzeria multitemperatura utilizza la parete divisoria ERGOWALL 2.0, robusta e leggera, abbinata alla porta pneumatica DISTRI+ V3.2 CE per cicli rapidi e silenziosi.
L’isolamento è affidato alla nuova schiuma FRIGOLINE HPI, sviluppata con Saitec e Kingspan: poliuretano microcellulare chiuso, senza PFAS né HFO, con conducibilità termica di 0,019 W/m-K e coefficiente globale K=0,30 W/m²K. Risultato: fino al 33% di riduzione delle perdite rispetto ai pannelli convenzionali, minore sollecitazione del gruppo frigo, più autonomia per i BEV e maggiore valore residuo. La produzione industriale partirà da dicembre 2025.
Le innovazioni per il trasporto refrigerato
Il Reefer Group (Chereau, Aubineau, SOR Iberica) ha presentato a Lione la nuova acquisizione Pan Eltex e il futuristico Chereau Concept Trailer, che prefigura il semirimorchio del 2030 con ergonomia, sicurezza e risparmio di 2,4 l/100 km grazie al kit aerodinamico. In mostra anche il semirimorchio Chereau con pannelli solari e gruppo frigo Sunswap. Aubineau espone un Renault Master diesel cabinato da 6 pallet e un Renault D16 E-Tech elettrico da 15 pallet. SOR Iberica propone il Sun Trailer con pannelli solari e gruppo frigo Thermo King senza gasolio, oltre a un Euro modular da 32 metri e 72 t.
Lecapitaine ha introdotto la parete divisoria SafeWall, mobile e ripiegabile, che offre isolamento pari a una parete fissa, ideale per trasporto multitemperatura. Tre configurazioni disponibili (completa, 1/2-1/2, 2/3-1/3) per adattarsi a ogni veicolo. Frappa ha perfezionato le unità criogeniche a azoto liquido (-196 °C), capaci di raffreddare 2-5 volte più velocemente di un sistema convenzionale, senza rumore né emissioni, con un risparmio annuo di 30 tonnellate di CO₂.



Sul fronte gruppi frigo, Carrier Transicold ha presentato l’eCool-Drive, inverter da 20 kW che converte la corrente delle batterie di trazione in energia per il semirimorchio refrigerato. Compatibile con la gamma Vector, consente di trasformare un gruppo diesel in elettrico o ibrido. Il sistema telematico Lynx Fleet monitora in tempo reale emissioni e consumi.
Thermo King ha lanciato il sistema FTS (Future Transport System), gruppo propulsore elettrico con intelligenza artificiale per gestione energetica ottimizzata, compatibile con tutte le fonti. L’IA debutta anche nella telematica con AskTracKing, dashboard digitale per ottimizzare prestazioni e manutenzione predittiva. Presenti anche le gamme elettriche E-100/E-200 per veicoli leggeri e la E-Volution per autocarri fino a 26 t.



Le proposte dei costruttori tedeschi
I costruttori tedeschi non mancano: Kögel ha annunciato la collaborazione con Delta Trailers per raddoppiare la quota di mercato in Francia entro il 2027, presentando i semirimorchi refrigerati Liteshell e altri modelli. Krone ha portato il telonato Profi Liner, disponibile dal 2026, e il compatto Dry Liner con Fit Doors.
Schmitz Cargobull ha svelato l’unità di refrigerazione S.CU dc90, con -10% consumi e +6% capacità di raffreddamento, oltre al rimorchio S.KO Cool certificato Tapa. Kässbohrer ha presentato la nuova gamma isotermica K.SRI C, con isolamento pari a 0,31 W/m²K, certificazioni FRC, Pharma e HACCP, e un risparmio stimato di 9.300 euro di gasolio in 5 anni.









Carrelloni, vasche e altre soluzioni innovative
Tra i carrelloni, Faymonville ha proposto il semirimorchio a 3 assi con rampa Multimax Plus Flip-Tail, utilizzabile sia come rampa sia come piattaforma di carico. Forez Bennes (Gruppo Fassi) mostra la nuova vasca tonda per autocarri rigidi, con telaio imbullonato e montaggio semplificato.
Infine, Petit Forestier ha presentato con Telma e Iveco il sistema Hib, tecnologia elettromagnetica che recupera l’energia cinetica della frenata e la riutilizza, testata su un Iveco Daily.














