La joint-venture Dachser & Fercam e il sindacato Si Cobas hanno sottoscritto un accordo che introduce un programma di finanziamento totale dei percorsi per il conseguimento della patente C e della CQC, destinato ai lavoratori impiegati dalle imprese terze che operano in appalto per la JV. Il progetto ha durata biennale ed è orientato alla stabilizzazione del personale e all’aumento della disponibilità di conducenti qualificati.
Obiettivi operativi dell’accordo
- Incrementare la forza lavoro qualificata in un contesto di carenza strutturale di autisti professionali.
- Ridurre variabilità e rischi dovuti all’impiego di personale non formato, aumentando gli standard di sicurezza e conformità normativa.
- Uniformare competenze e processi, soprattutto presso gli hub logistici con elevato turnover o forte stagionalità.
- Stabilizzare i rapporti con le imprese appaltatrici, riducendo tensioni sindacali e vulnerabilità operative legate alle sostituzioni dell’ultimo minuto.
Campo di applicazione
Il programma è rivolto ai lavoratori delle aziende appaltatrici attive sulle operazioni di distribuzione, line-haul e attività connesse. L’accesso ai percorsi formativi sarà regolato localmente, con criteri che dovranno definire:
- requisiti minimi di anzianità o presenza continuativa;
- disponibilità al successivo impiego come conducente;
- tempi e modalità di partecipazione ai corsi senza pregiudicare la continuità operativa dei reparti.
Contenuto del percorso formativo
Il finanziamento copre:
- Patente C: formazione teorica e pratica, prove d’esame e pratiche amministrative;
- CQC trasporto merci: modulo completo conforme alla normativa nazionale e comunitaria, incluse tematiche di sicurezza, tempi di guida/risposo, responsabilità del conducente, normative ADR (se pertinenti).
L’obiettivo è garantire standard omogenei per tutti i conducenti che operano nel perimetro della JV, indipendentemente dalla società appaltatrice di appartenenza.
Tempi di implementazione
Il piano ha durata biennale. L’avvio operativo dipenderà dalla disponibilità dei centri di formazione convenzionati e dalla capacità di gestire flussi di candidati in modo compatibile con la domanda di servizio.
Gli elementi chiave da monitorare:
- Capacità formativa disponibile sul territorio (aule, istruttori, mezzi d’esame).
- Lead time tra iscrizione, formazione ed esame.
- Tasso di superamento delle prove di abilitazione.
- Integrazione dei neo-patentati nei turni e nelle linee operative, anche su veicoli già assegnati a imprese terze.
Implicazioni per gli operatori del trasporto
- Maggiore disponibilità di autisti abilitati per le attività della JV, con ricadute positive sulla continuità dei servizi line-haul e di distribuzione urbana.
- Riduzione dei rischi di non conformità collegati a personale non adeguatamente formato (tempi di guida, sicurezza, responsabilità del carico).
- Possibile revisione delle clausole contrattuali tra JV e imprese appaltatrici, soprattutto in merito a standard minimi di abilitazione e disponibilità dei conducenti.
- Migliore qualità del servizio grazie a una maggiore standardizzazione delle competenze.
Prospettive per la filiera
L’accordo si inserisce tra le prime misure strutturate e sindacalmente riconosciute per favorire l’accesso, un segmento che sconta da anni carenze croniche. Se replicato su scala più ampia, potrebbe contribuire a:
- stabilizzare la forza lavoro nelle filiere ad alta intensità di trasporto;
- ridurre il ricorso a lavoro irregolare o improvvisato;
- creare pool di conducenti formati e integrabili con minori tempi di onboarding.


