L’analisi del Centro Studi Fedespedi sui 13 principali scali marittimi della Penisola evidenzia un andamento generalmente positivo. Migliori performance per Teu movimentati e fatturato le infrastrutture di La Spezia e Ravenna; in calo invece Ancona, Civitavecchia, Venezia e Salerno
L'operazione consente al network UPS Healthcare di integrare nuove strutture a temperatura controllata in 14 paesi e 3.000 membri del team Bomi Group altamente qualificati
Tocca quota 91,8 miliardi di euro la logistica conto terzi, ma l’aumento dei costi operativi, la scarsità di capacità operativa nel trasporto e nei magazzini, la carenza di autisti, hanno incrementato i costi e contenuto i fatturati a colpi di inflazione. Prova ne sia che gli occupati scendono del 2,1% e le imprese di 30 mila unità rispetto al 2009. È questa la fotografia del settore scattata dall’Osservatorio Contract Logistics ”Gino Marchet” del Politecnico di Milano, presentata stamattina a Milano Congressi
È una piccola-grande rivoluzione nel segno del digitale quella avviata nello scalo ligure, prima infrastruttura italiana ad adottare lo Sportello Unico Doganale e di Controllo. In pratica, facendo dialogare tutti i sistemi informativi delle diverse amministrazioni coinvolte nella gestione delle attività di importazione ed esportazione delle merci, si riescono a tagliare i tempi di attesa e di conseguenza i costi logistici
Con i nuovi mezzi l’età media del parco passerà da 30 a 7 anni. Obiettivo: raddoppiare le merci che viaggiano sui treni entro il 2030. Il rinnovo costerà 2,5 miliardi di euro, con ulteriori 70 milioni per l’adeguamento tecnologico dei mezzi già operativi
Un ‘bluebook’ di GS1 Italy fornisce alcuni consigli su come ottimizzare i viaggi su gomma. Tra questi la riduzione delle attese per scaricare le merci e massimizzare le ore di guida degli autisti; l’estensione delle finestre di scarico presso i centri di distribuzione; la riduzione dei viaggi a vuoto; l’aumento della saturazione e il miglior carico degli automezzi di trasporto; lo sviluppo del trasporto intermodale
Il direttore dell’associazione dei trasportatori stradali svizzeri, intervenendo a Lugano al Forum «Un mare di Svizzera», ha ricordato che, non soltanto il finanziamento dell’infrastruttura ferroviaria viene finanziata con sovrattasse al trasporto pesante, ma anche che il ricorso all'autotrasporto è diventato praticamente obbligatorio da quando non esistono più i raccordi ferroviari con le aziende private. In Svizzera da 40 anni in Italia da più di una decina. Quindi, sulle lunghe tratte si può anche opportunamente scegliere il treno, ma sempre dal camion bisogna partire
È un mondo che cambia. Beni Kunz, membro del CDA dell'operatore intermodale svizzero, ieri a Lugano, nel corso del Forum «Un mare di Svizzera», ha lanciato pesanti accuse alla logistica tedesca e ha detto a chiare lettere che è ora di puntare verso il Mediterraneo e, in particolare, sul Tirreno. Sia perché il reshoring si muove verso Nord Africa e Medio Oriente, sia perché, oltre alle lentezze dei terminal, dobbiamo temere siccità e clima e, quindi, una netta riduzione della capacità di trasporto dei grandi fiumi tedeschi. Sia perché gli investimenti oggi si convogliano tutti sui terminal intermodali del Nord Italia, tallone d'Achille del nostro sistema logistico