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Traforo del Frejus: aperta al traffico la seconda canna. Ecco la galleria stradale più lunga d’Europa

Inaugurata oggi l’opera di 700 milioni di euro alla presenza del ministro Salvini e dell’omologo francese Tabarot. L’infrastruttura, realizzata dalle due concessionarie: SFTRF e SITAF agevolerà i collegamenti tra Italia e Francia con standard elevati di sicurezza: 34 rifugi, 9 by-pass carrabili e un posto di controllo centralizzato di ultima generazione

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Aperta finalmente al traffico la seconda canna del Traforo del Frejus, un’opera strategica per la mobilità europea, in particolare per i collegamenti tra Italia e Francia. Oggi la cerimonia ufficiale alla quale hanno partecipato i ministri dei trasporti dei due Paesi: Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Governo italiano (MIT), e Philippe Tabarot, Ministro dei Trasporti del Governo francese.

Il progetto, del valore di 700 milioni di euro, è stato realizzato dalle due concessionarie, la francese SFTRF e l’italiana SITAF, quest’ultima è concessionaria dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia e del Traforo del Frejus e parte del Gruppo ASTM, attivo nella gestione di reti autostradali in concessione, nella progettazione e realizzazione di grandi opere e nello sviluppo di tecnologie avanzate applicate alle infrastrutture.

Bardonecchia – Modane

Con 12,9 km di lunghezza e 8 metri di diametro, la nuova canna si affianca a quella esistente consentendo la separazione dei flussi di traffico e rafforzando ulteriormente il ruolo strategico del Traforo del Frejus, rendendolo oggi la più lunga galleria stradale europea a doppia canna che collega l’Italia (Bardonecchia) alla Francia (Modane) e consolidando il suo ruolo centrale nella mobilità europea e nel corridoio TEN-T Mediterraneo.

Nel corso della cerimonia, le autorità presenti hanno sottolineato il valore strategico dell’infrastruttura per la crescita economica e sociale dei territori interessati, sottolineando il forte spirito di collaborazione transfrontaliera e l’impegno congiunto verso una mobilità sempre più sicura, efficiente e sostenibile. Un’opera di grande rilievo, realizzata grazie al contributo di centinaia di professionisti provenienti da entrambi i Paesi.

Elevati standard di sicurezza

La seconda canna del Traforo del Frejus è stata progettata per soddisfare i più rigorosi standard europei in termini di sicurezza, con 34 rifugi, 9 by-pass carrabili e un posto di controllo centralizzato di ultima generazione, pensati per ridurre al minimo i rischi e garantire un intervento tempestivo ed efficace dei soccorsi in situazioni di emergenza. Il sistema di sicurezza ha un approccio attivo: le misure adottate e le soluzioni implementate consentono di prevenire le situazioni di emergenza e di intervenire tempestivamente. Tutto è stato realizzato con obiettivi chiari: garantire la massima sicurezza di viaggio per tutti gli utenti e offrire un significativo miglioramento del livello di servizio in termini di percorribilità del collegamento.

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