April fool’s day, aprilscherz, poisson d’avril, pesce d’aprile. Chiamatelo come volete, ma in tutto il mondo il primo giorno del quarto mese dell’anno è la giornata dedicata alle burle di ogni tipo. Fioccano dunque le notizie più assurde e buffe e il mondo dell’automotive non fa eccezione. Vediamo dunque una panoramica di quelle che ci hanno più divertito.
Cominciamo da Krone, che sul suo sito Facebook annuncia di stare testando su alcuni tratti autostradali in Germania un rimorchio Try Liner “a guida autonoma”, ovvero privo di camion. Il semirimorchio – di cui viene pubblicata una foto con una parabola satellitare sul tetto – è basato sulla serie Light Liner, sarebbe alimentato da pannelli solari e controllato da un sistema di TLT (Try Liner Telematics) che fornirebbe rotta e velocità di marcia, reagendo anche alle condizioni imprevedibili, come cantieri o limiti di velocità. Peccato che non ne esista traccia sul web e che non vi siano notizie in merito sui siti Krone. Però l’info è veramente credibile, tanto che i commenti al post sono entusiastici e quasi nessuno ne mette in dubbio la veridicità.
Continental si occupa invece di “drifting”. Cos’è? La guida estrema, spericolata che – a loro dire – starebbe per diventare sicura, efficiente e a portata di tutti grazie alle tecnologie Conti. Il sistema si chiamerebbe “Simplify Your Drifting” e sarebbe basato su speciali sensori installati negli pneumatici in grado di comunicare con un computer dotato di elementi di intelligenza artificiale. Michael Ritter, sedicente project manager della novità, spiega che “sia i guidatori più sportivi che i neopatentati (!) potranno esprimere liberamente la propria passione di guida quasi senza limiti”. In pratica non appena il veicolo test identifica tramite sensori ambientali una strada adatta al drifting e l’assenza di altri veicoli nelle vicinanze, il computer di bordo attiva la “guida mozzafiato” in varie modalità: Drifting, in cui il veicolo può compiere rotazioni di 360° intorno ad un oggetto; Quarto di miglio, dove il mezzo identifica un tratto di strada libero fino a 400 metri e, quando questa tecnologia sarà disponibile anche su altre vetture, potrà ingaggiare delle gare e condividere i risultati online grazie alla connettività del sistema; Donut, che permette al veicolo di creare rotazioni circolari sull’asfalto, sul modello del burnout motociclistico… Come siano riusciti quelli di Continental a restare seri nel comunicare un fake simile è mistero.
Iveco ha viceversa pensato che il trasporto merci non si occupa solo di derrate alimentari comuni o altri materiali non di pregio, ma pure dei beni di lusso. Ed ecco dunque un Daily ad hoc, incrocio tra furgone e limousine che soddisferà le richieste di trasporto di caviale Beluga e champagne Krug. Difficile da parcheggiare, però.
Rivoluzionarie anche le gomme quadrate di Goodyear, molto più facili da trasportare e con consumi bassissimi del battistrada. Del resto non rotolano e quindi non si consumano, no?
Spostandoci appena più in là, nel mondo dell’auto, ecco che BMW inventa le rivoluzionarie scarpe per bambini che, una volta indossate, impediscono al figlioletto di cadere. Niente più ginocchia sbucciate, ma pare che per protesta l’amministratore delegato dell’azienda che produce il Betadine si sia incatenato ai cancelli della sede di Monaco della casa automobilistica.
Ma anche la Renault Captur si dota di un optional sfizioso: esclusive sellerie zip indossabili che possono diventare camicie da sfoggiare in ogni occasione. Magari con colori più alla moda, ehh…
Chiudiamo ricordando altre simpatiche bizzarrie a forma di pesce, usate gli anni scorsi nel mondo automotive. Molto affascinante, per esempio, la tecnologia Audio Sonic proposta da Peugeot per personalizzare la tonalità del proprio clacson: si va dagli assoli di tromba jazz al dubstep, dai canti di uccelli alle sinfonie di Bach (pensate all’avvisatore con la Nona Sinfonia: da-da-da-da!!! Da infarto).
Non abbiamo invece più notizia della Yeti Ice, prototipo di Skoda presentato nel 2014. Ricoperta di una folta e bianca pelliccia ecologica, era stata sviluppata dagli ingegneri in Himalaya e accompagnata da spazzola, pettine e una fornitura a vita di shampoo e balsamo. Ma forse la sequela di suicidi di molti gestori di autolavaggio seguita all’annuncio ha fatto desistere dal progetto.
Poco successo aveva avuto anche il kit fai da te di Honda per costruirsi in casa una Fit (da noi si chiama Jazz), mettendo insieme “appena” 180.000 parti meccaniche, alcune delle quali consegnate via drone: ci volevano circa 8 mesi per completarla, sempre che si fosse ingegneri specializzati.
Infine la MINI aveva sfornato a sorpresa la Cooper T, primo veicolo al mondo alimentato con un biocarburante a base di foglie di tè, capace di percorrere con una sola tazza ben 64 km. Ma la regina Elisabetta ha detto che era contro la tradizione…
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Iveco Daily di gran classe: versione extra lunga per trasportare champagne pregiati Da GoodYear lo pneumatico che dura in eterno. Anche perché è difficile farlo rotolare Interni Renault multiuso: le sellerie zip possono diventare esclusive camicie