Il trasporto di materiali pericolosi, in un’economia indirizzata alla velocizzazione dei percorsi e all’H24, necessita sempre più di veicoli polivalenti che siano in grado di movimentare sostanze di volta in volta infiammabili, velenose, corrosive o ustionanti. In vista di questo obiettivo, alla fiera Ecomondo di Rimini Alkom Autocisterne, azienda specializzata di Montebello Vicentino, ha presentato una nuova cisterna autoportante “esaclasse”, concepita cioè per trasportare sei differenti gruppi di materie pericolose. Si tratta di un semirimorchio evoluto nel materiale (acciaio inox AISI 321 lucidato), con una chiusura stagna antiribaltamento e spandimento a 4 bar di collaudo, una coibentazione in vetroresina ad alto potere isolante e 250° gradi C di temperatura di esercizio. Tutte caratteristiche che permettono il trasporto con un unico veicolo di qualsiasi prodotto del codice L4BH dell’ADR (classi dalla 3 alla 9), come per esempio i bitumi modificati e ossidati in regime di pressione anti-inquinamento.
La cisterna SB 35 X, prodotta nel nuovissimo stabilimento di Lonigo, presenta inoltre una serie di valvole innovative. Quelle di fondo hanno un pestone di rottura per prodotti caldi, densi e raddensati, con un cono superiore che rompe la crosta del prodotto indurito, permettendo ai materiali freddi di essere scaricati. La valvola possiede anche un attuatore pneumatico di grande potenza di spinta per vincere le sostanze più coriacee. Il cilindro sotto la valvola evita agli operatori la tipica manovra di azionamento del volantino superiore, pericolosa e complicata. Azionando infine il cono in acciaio, si garantisce lo svuotamento post lavaggio della cisterna. Le valvole di intercettazione a ghigliottina pneumatiche, poi, tagliano i prodotti raddensati, garantendo la tenuta stagna e evitando lo spandimento accidentale con relativo inquinamento.
Tutti i comandi di carico e scarico sono a portata di mano a terra: le valvole di areazione e scarico pressione motorizzate per il comando di apertura dal basso evitano così all’operatore di salire sulla sommità della cisterna.
Altre caratteristiche sono le vasche laterali per lo stivaggio delle tubazioni e degli accessori in acciaio inox; le bocchette di lavaggio per ogni volume interno libero; la pendenza dei tubi garantita e linee di scarico indipendenti a destra e sinistra. La struttura del mezzo – lungo 11 m e da 35.000 lt – è robusta e autoportante, con profili di rinforzo esterni per una depressione massima di 0.21 bar, selle incassate e inanellate a 360°, piedini a comando pneumatico e possibilità di sganciamento a carico anche per lunghi periodi. Il baricentro è ribassato, il telaio è zincato a caldo e gli assali sono BPW Offset 120. È presente il sollevatore primo asse e il terzo asse è sterzante.
La cisterna esaclasse, omologata Rina per il rizzaggio a carico nel trasporto via mare, è stata commissionata dal RAT di Calenzano (Fi), un raggruppamento di trasportatori nato nel 1963 e oggi attivo con un parco di 120 mezzi a cui aggiunge anche 35 semirimorchi di proprietà della struttura aggregata, in modo da garantire flessibilità operativa ai committenti. RAT ha anche partecipato alla progettazione del mezzo sulla base delle proprie esigenze e esperienze dirette, in particolare per quanto riguarda i dispositivi montati sulla cisterna per operare dal basso. Oltre che prodotti petroliferi, RAT movimenta anche bitumi in cisterna, container e merce varia con bilici. Decisamente crescente, infine, è la sua attività nel trasporto di rifiuti pericolosi e non, anche in ADR, sia liquidi che solidi. E in questa veste partecipa a Ecomondo, in uno stand che condivide con altre tre aziende associate al gruppo Federtrasporti.