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Mani cinesi sul gruppo Volvo

Il miliardario Li Shufu, tramite la Geely, società già proprietaria di Volvo Auto, sarebbe interessato a rilevare un pacchetto azionario dell'8,2% del gruppo di Goteborg. E magari un domani potrebbe anche riunire vetture e truck sotto allo stesso tetto

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Che strani giri propone il destino! Vi ricordate che nel 1999 il gruppo Volvo puntò tutto sui camion liberandosi così delle auto che vendette agli americani di Ford. Dopo una decina di anni a rilevare questa società automobilistica furono i cinesi del gruppo Geely, espressione aziendale del miliardario Li Shufu. Ebbene, oggi questa stessa società lancia una scalata decisiva ad AB Volvo, vale a dire la società proprietaria del business dei camion, manifestando la volontà di acquistare dal fondo Cevian Capital l’8,2% del pacchetto azionario, che vale un 15,6% di diritti di voto, il secondo del gruppo. L’operazione richiederebbe un esborso di 3,2 miliardi, quasi tre volte i soldi che lo stesso fondo Cevian aveva investito nel 2006 nella società svedese.

Peraltro, stando alle rivelazioni del Financial Times, il gruppo cinese potrebbe essere intenzionato poi a riunificare il business dei camion con quello delle auto. In pratica a ricomporre quello che fino al 1999 era un’unica società. In ogni caso sono state smentite ipotesi di fusione.

Ma non si tratta dell’unica curiosità di questa vicenda. L’altra riguarda la sorte di uno dei marchi che AB Volvo ha in pancia, insieme a Volvo Trucks, Renault Trucks e Mack. Parliamo in particolare del brand cinese Dongfeng, uno dei principali produttori di veicoli pesanti cinese, controllato da AB Volvo al 45% e che adesso tornerebbe a orbitare intorno a un gruppo made in Cina

In realtà Geely sta producendo un’offensiva sul mercato finanziario automotive a tappe forzate. Qualche mese fa ha messo le mani anche sulla Lotus e su Terrafugia, la società che da qui a due anni negli USA vorrebbe commercializzare le auto che volano.

In ogni caso a dare supporto finanziario a queste azioni sono i risultati che la società sta ottenendo sul mercato. Il suo utile nel 2017 è aumentato del 100 per cento rispetto ai 5,11 miliardi di yuan (pari a 782 milioni di dollari) incassati nel 2016, ha comunicato lo scorso 9 gennaio la società. E ovviamente dietro questa performance c’è soprattutto l’impulso proveniente dal più grande mercato autobilistico al mondo (quello cinese, appunto) che vanta a oggi un piccolo ma significativo record: sono 27 anni che cresce in maniera costante. E, per ironia della sorte, il 27 per cento è anche la percentuale di crescita delle immatricolazione di Geely, pari a 1,58 milioni di veicoli.

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