Dopo tre anni di continue crescite, il mercato degli autocarri comincia a mostrare segni di difficoltà. È una tesi su cui sembrano concordare l’Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) e l’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), pur fornendo al riguardo cifre diverse. Ricordiamo che la differenza nei dati è dovuta al diverso metodo di rilevazione, con l’Unrae che li elabora secondo la data di immatricolazione del veicolo, mentre l’Anfia conta i libretti successivamente rilasciati dal Ministero (per circa il 20% delle targhe dei veicoli venduti ogni mese, il libretto di circolazione viene rilasciato nei 3 mesi successivi).
Secondo il Centro Studi e Statistiche dell’Unrae, di conseguenza, con il calo di dicembre del 19,3%, il 2017 non ha raggiunto i volumi dell’anno precedente. Nell’anno i veicoli da lavoro fino a 3,5 ton immatricolati sono stati infatti 193.812 (-3,3% rispetto alle 200.435 unità del 2016). Decisiva in questo senso la performance negativa di dicembre: 23.050 unità contro le 28.552 di dicembre 2016. Un 2017 altalenante, dunque, in cui forti abbassamenti, prevalentemente nella seconda metà dell’anno, si sono alternati a incrementi anche a doppia cifra.
Per Anfia, invece, la chiusura in frenata dell’anno ha marcato comunque un segno positivo, sia per il mercato degli autocarri sia per quello di rimorchi e semirimorchi pesanti. Il trend di crescita vede 24.373 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 4,5% in più rispetto al 2016, e 16.142 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+9% rispetto al 2016), così ripartiti: 1.577 rimorchi (+14,1%) e 14.565 semirimorchi (+8,5%). E questo anche se il mese di dicembre evidenzia una flessione per tutti e due i comparti: sono stati rilasciati 2.784 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-13,5% rispetto a dicembre 2016) e 1.340 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con PTT superiore a 3.500 kg (-23,5%), suddivisi in 156 rimorchi (-37,1%) e 1.184 semirimorchi (-21,3%).
L’Anfia concorda però con l’organo di rappresentanza delle case automobilistiche sul notevole rallentamento delle vendite nella seconda parte dell’anno (nel 3° trimestre 2017 il calo sull’analogo trimestre 2016 è del 5%), dopo una prima metà più vivace (+11%).
Anfia ha poi fornito altri dati interessanti. Per la categoria autocarro, il mercato risulta equamente diviso tra cabinati (in calo rispetto al 2016) e trattori per semirimorchi (in aumento). I medi (da 3.501 a 15.999 kg) risultano il 20% del mercato (-9% di libretti rilasciati in un anno), i pesanti l’80% (+8% di libretti). Un quarto dei libretti sono stati rilasciati nel Mezzogiorno, il 17% al Centro e il 57% nell’Italia settentrionale.
Nel 2017 il segmento dei rimorchi vale circa il 10% del mercato dei veicoli trainati ed è dominato dai Costruttori nazionali, con l’86% di nuove registrazioni, mentre i semirimorchi occupano il 90% del mercato, con i costruttori nazionali al 35%. Il 30% dei libretti di circolazione è stato rilasciato nel Mezzogiorno, il 15% al Centro e il 55% nel Settentrione.
«Il campanello d’allarme del calo vertiginoso di fine anno – ha dichiarato Michele Crisci, presidente di Unrae – richiede risposte precise, come quella dello smaltimento dei veicoli vecchi, meno sicuri e più inquinanti per i quali è auspicabile vengano confermati provvedimenti e agevolazioni fiscali come il Superammortamento e la Legge Sabatini». Richiesta peraltro accolta dal Governo che nella legge di Bilancio 2018 ha prorogato per un altro anno sia il superammortamento per l’acquisto dei veicoli destinati al trasporto delle merci (ma al 130% rispetto al 140% degli anni scorsi), sia la Nuova Sabatini per l’acquisto di beni strumentali da parte delle PMI. Con la speranza che anche il Fondo investimenti autotrasporto possa confermare nel 2018 lo stanziamento dello scorso anno di oltre 35 milioni di euro.