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Mercato veicoli industriali: crescite a doppia cifra

Unrae pubblica le stime sulle immatricolazioni dei veicoli industriali nel primo bimestre dell’anno. Permangono numeri positivi anche se il mese di febbraio è in leggero rallentamento rispetto a quello di gennaio. Scostamenti che l’associazione non sottovaluta, preoccupata per il futuro degli incentivi agli investimenti con impatto sul ricambio del parco circolante

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Il Centro Studi e Statistiche di Unrae, l’Associazione delle Case Automobilistiche estere, ha elaborato e pubblicato le stime relative all’andamento del mercato nel mese di febbraio che indicano un incremento delle immatricolazioni di veicoli industriali con mtt sopra le 3,5 ton del 21,6% sul febbraio 2017 (1.980 unità immatricolate contro le 1.628 dello scorso anno). Prendendo in esame i primi due mesi del 2018 l’incremento del mercato, arriva al 22,4% (4.380 veicoli immatricolati contro i 3.578).

Nel comparto dei veicoli pesanti, con mtt dalle 16 ton, l’incremento registrato nel mese di febbraio è ancora maggiore, arrivando al 28% sullo stesso mese dell’anno precedente (1.650 unità immatricolate contro le 1.289). Nel primo bimestre dell’anno, il consolidato registra un incremento del 29,1% sullo stesso periodo del 2017 (3.735 unità contro le 2.893).

«Il mercato sembra avere un andamento ancora positivo, che probabilmente sconta ordini raccolti nello scorso anno – ha commentato Franco Fenoglio, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae – In questo primo scorcio di anno il settore si avvale ancora dei finanziamenti agli investimenti stanziati nel 2017, ma comunque comincia a presentare qua e là segni di rallentamento nella raccolta di ordinativi. Questo, nonostante i buoni risultati, fa scaturire qualche preoccupazione per la seconda parte dell’anno. Ci auguriamo che le disposizioni per il riparto delle risorse destinate all’autotrasporto non consentano di diminuire la quota destinata lo scorso anno agli investimenti e che la suddivisione tra le tipologie di veicoli destinatari del finanziamento rimanga inalterata. Sottolineiamo che la mancata o ridotta concessione degli incentivi agli investimenti comporterebbe un grave rallentamento nel ricambio del parco circolante che, come noto, è tra i più vecchi d’Europa, mettendo in crisi il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e aggravando le condizioni di sicurezza della circolazione».

Il presidente Unrae inoltre conferma che l’associazione «svolgerà tutte le azioni possibili affinché il nuovo governo possa avere un quadro completo della situazione dell’autotrasporto italiano e del mercato dei veicoli ad esso destinati, in modo da poter predisporre politiche di sviluppo mirate alla crescente competitività del nostro sistema logistico, basata sulla collaborazione tra le diverse modalità che si stanno indirizzando verso una mobilità delle merci sostenibile e sicura, alla quale l’innovazione tecnologica dei mezzi stradali oggi sul mercato può dare un impulso determinante».

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