Veicoli - logistica - professione

HomeProdottoMondo leggeroNuovo Volkswagen Multivan 7: la storia rivive in elettrico

Nuovo Volkswagen Multivan 7: la storia rivive in elettrico

Per la prima volta, un ibrido plug-in entra a fare parte della gamma delle motorizzazioni dei veicoli commerciali di Volkswagen. Parliamo dell’erede dell’iconico Bulli, che ora si presenta con un corpo e un’anima elettrificati. Corpo, perché è basato sulla piattaforma MQB su cui è stato possibile integrare la trasmissione ibrida plug-in che, per alcuni tratti, può trasformare il mezzo in un veicolo a zero emissioni. Anima, perché il piacere di guida esaltato dell’elettrificazione garantisce nuovi livelli di performance. E intanto cresce l’attesa per l’arrivo del furgone ID.Buzz Cargo, il modello full electric del marchio pensato a misura per la dimensione urbana, la cui produzione in serie dovrebbe avvenire nel 2022

-

Aggiornato nell’estetica e a livello di contenuti tecnologici, ma soprattutto al centro di una rivoluzione nel segno dell’elettrificazione dei sistemi di propulsione. È questo, in sintesi, l’identikit della settima generazione del Volkswagen Multivan, il veicolo-simbolo dedicato al trasporto persone che deve la propria origine alla storica prima generazione del Bulli che nacque nel 1949 e che ora, dopo oltre 70 anni e molte generazioni dopo, si appresta a debuttare sul mercato (previsto per la fine del 2021).

Il nuovo Multivan è un modello sicuramente dirompente all’interno delle strategie di Volkswagen, anche perché dà concretamente il via alla svolta elettrica annunciata da tempo dal colosso di «Wolfsburg» nel settore dei van. La roadmap è già pianificata: si parte adesso con il Multivan, mentre a partire dal 2022 sarà la volta del van all’insegna del lifestyle ID.Buzz e del van ID. Buzz Cargo pensato a misura per la dimensione urbana, due modelli esclusivamente elettrici.

I prezzi del nuovo Multivan non sono stati ancora ufficializzati, ma intanto il costruttore ha svelato tutte le principali caratteristiche di questo veicolo che si incarica di svolgere i compiti di un talentuoso mezzo multiuso. Scopriamole insieme.

Distanze giornaliere a emissioni zero

Partiamo proprio da uno dei punti chiave, il sistema ibrido plug-in, che è stato realizzato sullo stesso pianale modulare trasversale (Mqb) su cui prende forma la Golf, a sottolineare la nuova vocazione sempre più passenger cars del nuovo Multivan. Il sistema abbina un motore di trazione elettrica a un efficiente turbo benzina. Insieme, sviluppano una potenza di sistema di ben 218 Cv. Niente male per la sua categoria. La propulsione ibrida è stata progettata in modo tale che il veicolo si avvii in modo esclusivamente elettrico e quindi copra automaticamente a zero emissioni locali soprattutto le brevi percorrenze. Solo a velocità superiori ai 140 km/h entra in funzione anche l’1.4 TSI.

Niente male anche i consumi. Quelli di carburante sono compresi tra 1,6 e 1,5 l/100 km, mentre quelli a corrente elettrica oscillano tra i 14,6 e 14,5 kWh/100 km.

Il sistema ibrido è supportato da una batteria agli ioni di litio che ha una capacità di 10,4 kWh. Questo dà al Nuovo Multivan eHybrid un’autonomia elettrica equivalente di 46-50 chilometri (valore realistico WLTP). Ciò gli permette di percorrere le tipiche distanze quotidiane a emissioni zero.

All’insegna della leggerezza

Altro elemento che contribuisce a rendere virtuoso il nuovo Multivan, oltre agli efficienti motori che riducono i consumi e le emissioni, è la resistenza aerodinamica molto bassa rispetto al modello precedente. Grazie infatti ad un miglio coefficiente cx (ridotto da 0,35 a 3), le emissioni di CO2 si abbassano in media di 7,8 g/km.

Inoltre, il veicolo è significativamente più leggero (204 kg in meno) del suo predecessore grazie alla riduzione del peso dei componenti metallici utilizzati nella carrozzeria.

Ad esempio, i supporti delle sospensioni, in alluminio invece che in acciaio, pesano 7 kg in meno; il peso dei parafanghi anteriori poi, anche questi non più in acciaio ma in alluminio, si è ridotto di 1,0 kg; anche i pregiati cerchi forgiati in alluminio da 17, 18 e 19 pollici riducono il peso fino a 10 kg. E così si capisce davvero che oggi ogni chilo conta. Il peso della carrozzeria, inoltre, è stato ridotto anche grazie all’impiego di materiale sintetico. Almeno 23,5 kg di tali materiali sintetici usati nel Nuovo Multivan sono costituiti da materiale riciclato.

Guida parzialmente automatizzata

Rivoluzione nei motori e nelle componenti, ma anche nella tecnologia di bordo per la sicurezza. Sul nuovo Multivan è stata infatti notevolmente ampliata la gamma dei sistemi di assistenza alla guida. A seconda dell’equipaggiamento, sono disponibili fino a 20 sistemi. Sempre di serie: il sistema di controllo perimetrale Front Assist con riconoscimento di pedoni e ciclisti, il supporto alle manovre di scarto, un nuovo assistente alle svolte, il riconoscimento della segnaletica stradale, l’assistenza per il mantenimento della corsia Lane Assist e il cruise control.

Tra i sistemi disponibili a richiesta figura il nuovo Travel Assist, che consente la guida parzialmente automatizzata da 0 a 210 km/h. Con il Travel Assist, la regolazione automatica predittiva della distanza ACC (guida longitudinale) e il Lane Assist (guida trasversale) si fondono in un sistema che migliora nettamente il comfort e la sicurezza. Ciò vale soprattutto in abbinamento al nuovo sistema di avvertimenti locali Car2X: tramite Car2X il Nuovo Multivan scambia avvertimenti con altri veicoli e con l’infrastruttura del traffico. Poiché il sistema sul Nuovo Multivan viene sempre offerto in abbinamento all’ACC, anche questi due sistemi si fondono. Pertanto il Car2X non avverte solo in caso di pericoli perché, per la prima volta, se necessario interviene tramite ACC direttamente nella situazione, ad esempio per frenare il Multivan davanti alla fine di una coda – molto prima che l’ostacolo venga a trovarsi nel campo visivo del conducente.

DNA Bulli, ma con dimensioni «maggiorate»

Un capitolo a parte, poi, merita il design, che è stato determinato dal DNA della linea tipica del Bulli. Sul nuovo Multivan questa linea caratteristica viene impreziosita da un listello cromato sulle fiancate e sul posteriore.

Ma ciò che cattura subito l’occhio è il cofano motore che sporge espressivamente sotto il parabrezza: un elemento stilistico che è stato ripreso dal T4, quindi dalla seconda generazione del Multivan. In questo modo il DNA della multiforme storia dei modelli T continua a vivere.

Al di là delle continuità stilistiche, il nuovo Multivan si differenzia profondamente in quanto alle dimensioni. Rispetto al suo predecessore, la versione base è ora più lunga e più larga, scende invece l’altezza.

Nel dettaglio, il nuovo Multivan è largo 1.941 mm (+37 mm), lungo 4.973 mm (+69 mm) e alto fino a 1.903 mm (-47 mm ma con altezza interna praticamente identica), mentre il passo è di 3.124 mm (+124 mm). Notevole anche la capacità di carico che spazia dai 469 litri dietro la terza fila di sedili e può arrivare fino a 4.053 litri da dietro la prima fila di sedili (versione lunga con tetto panoramico in vetro). Il peso rimorchiabile massimo è di 2.000 kg.

Più spazio all’interno

Rinnovati, infine, anche gli interni. La plancia è dotata di serie di Digital Cockpit e del sistema di infotainment Ready 2 Discover, con superfici touch e pulsanti a controllo digitale. Il comando del cambio shift-by-wire digitale consente di azionare il cambio a doppia frizione di serie e anche il freno di stazionamento è a comando elettrico. Entrambe le soluzioni creano ancora più spazio per passare dal sedile del conducente al sedile del passeggero anteriore o viceversa.

Particolare la soluzione del tavolino multifunzione integrato nel sistema di guide dei sedili, che può essere utilizzato come consolle centrale tra i sedili del conducente e del passeggero anteriore oppure come tavolino ribaltabile completo di portabevande e vani portaoggetti nella seconda e terza fila di sedili. 

Mentre il divano posteriore nella terza fila è stato eliminato, i nuovi sedili singoli nella seconda e terza fila, oltre a essere dotati di pratici tavolini pieghevoli, pesano fino al 25% in meno (tra 23 e 29 kg); sono più semplici quindi da rimuovere e montare, nonché sistemare in modo flessibile (ad esempio è possibile per la prima volta smontare i sedili posteriori su un solo lato del veicolo). Poiché le guide sono elettrificate, i sedili posteriori laterali possono essere dotati a richiesta di riscaldamento.

Redazione
Redazione
La redazione di Uomini e Trasporti

close-link