Stellantis stoppa l’idrogeno. Il programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile per i veicoli commerciali leggeri viene messo da parte vista la limitata disponibilità di infrastrutture per il rifornimento di idrogeno, gli elevati costi e la necessità di maggiori incentivi all’acquisto da parte dei consumatori. Di conseguenza il lancio della nuova gamma di veicoli Pro One alimentati a idrogeno viene cancellata e di conseguenza anche la produzione in serie che sarebbe dovuta partire quest’estate a Hordain, in Francia, e a Gliwice, in Polonia, rispettivamente per i furgoni di medie dimensioni e di grandi dimensioni. In ogni caso la decisione non avrà alcun impatto sul personale presso i siti produttivi, così come le attività di ricerca e sviluppo legate all’idrogeno saranno reindirizzate verso altri progetti
Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer per l’Europa allargata, spiega la mossa come un modo per non distrarre l’azienda, già fin troppo impegnata a rispondere alle stringenti normative europee sulle emissioni di CO2: «Il mercato dell’idrogeno – ha aggiunto – rimane un segmento di nicchia, senza prospettive di sostenibilità economica a medio termine. Dobbiamo fare scelte chiare e responsabili per garantire la nostra competitività e soddisfare le aspettative dei nostri clienti con la nostra offensiva di veicoli elettrici e ibridi per passeggeri e veicoli commerciali leggeri».
Il mercato dell’idrogeno – ha aggiunto – rimane un segmento di nicchia, senza prospettive di sostenibilità economica a medio termine. Dobbiamo fare scelte chiare e responsabili per garantire la nostra competitività
Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer per l’Europa allargata di Stellantis
Stellantis ha avviato dei dialoghi con gli azionisti di Symbio, joint venture dedicata proprio allo sviluppo dei sistemi di propulsione a idrogeno di cui detiene il 33,3% (insieme a Forvia e Michelin), per valutare le attuali conseguenze di mercato e preservare al meglio gli interessi della stessa società.