Parliamo di autostrade elettrificate, il metodo più originale, ma per certi versi più oneroso a livello infrastrutturale per rendere sostenibile il trasporto merci su strada. La Germania, che evidentemente non ha problemi finanziari, intende continuare a scommettere su questo progetto e sta lavorando su tre contesti territoriali diversi. In particolare, lungo l’autostrada A5, nei pressi di Francoforte, dopo aver elettrificato un primo tratto-test di cinque chilometri, adesso intende prolungarlo di altri sette, dotandolo di catenaria area a cui far agganciare i camion. E così ha anche bisogno di altri sette camion dotati di pantografo con cui fornire servizi di trasporto. A fornirli, come già in passato, sarà Scania: si tratta di cinque veicoli ibridi R450 che saranno gestiti da clienti diversi.
In pratica parliamo di un tratto di strada contenuto (dodici chilometri nella direzione Darmstadt e cinque verso Francoforte), ma estremamente vivace, visto che da qui transitano 135.000 veicoli al giorno, di cui 14.000 mezzi pesanti. E quindi anche i tassi di inquinamento sono decisamente elevati.
Oltre alla A5, altri test di autostrade elettrificate sono stati condotti, a fine 2019, vicino a Lubecca in Schleswig-Holstein (A1), in cui opera attualmente un veicolo Scania. Un terzo tratto sarà inaugurato in Baden-Württemberg (B462) nel 2021. In totale i veicoli testati su questi tre progetti saranno 22 veicoli test.
Il sistema di elettrificazione in uso su queste strade è stato sviluppato da Siemens e permette, a veicoli dotati di pantografo, di viaggiare a una velocità massima di 90km/h in modalità completamente elettrica. È chiaro che se il veicolo deve abbandonare la corsia elettrificata, per esempio per effettuare un sorpasso o magari per uscire dall’autostrada, a quel punto torna a funzionare grazie al motore a combustione interna, idealmente alimentato a biodiesel per una maggiore riduzione di CO2.
E allora ci si chiederà: ma a che serve tutto questo, soltanto per percorrere così pochi chilometri? In realtà, con il trascorrere del tempo, appare sempre più chiaro che le autostrade elettrificate non sono tanto una modalità di trasporto alternativa – come spiega Magnus Höglund, Head of Infrastructure and Charging Solutions di Scania – ma «permettono una ricarica funzionale ed efficace durante la guida. Dal punto di vista tecnico è soltanto un’ulteriore modalità per ricaricare i veicoli elettrici, questa soluzione però può essere particolarmente interessante su strade altamente trafficate e contribuisce a preservare le batterie e a ridurre il carico sulle reti di energia elettrica».
Ecco in questa logica diventa un’altra e più interessante partita. Ma per capire fino a che punto potrà diffondersi bisogna attendere i dati conclusivi emersi dai test.
