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Iveco-Shell. Una collaborazione «fossil-free»

Il costruttore di veicoli punta a tagliare i cordoni con i combustibili fossili entro il 2040, dieci anni in anticipo sugli obiettivi europei condividendo valori e roadmap con la multinazionale energetica

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Iveco e Shell promuovendo l’evento digitale «Towards Net Zero Emissions – The path to a sustainable, heavy-duty transport system» hanno lanciato un invito a spingere sull’acceleratore verso la decarbonizzazione dei trasporti adottando intenti comuni.  Rimarcando come il cambiamento verso un futuro più pulito richieda la cooperazione di più attori, tra cui stakeholder, industria energetica, produttori di veicoli, clienti e istituzioni.
Per raggiungere gli obiettivi di un graduale abbattimento delle emissioni, coesisteranno diverse tecnologie applicate alle varie mission. Un mix energetico che prevede l’utilizzo di veicoli alimentati a Bio-LNG (attualmente il 17% del gas utilizzato nei trasporti nell’Ue è proveniente da fonti rinnovabili), a energia elettrica e a idrogeno.

In Iveco i primi passi verso il gas naturale sono partiti agli inizi degli anni Novanta, come ha ricordato Luca Sra, Chief Operating Officer Iveco Truck Business Unit, sottolineando come i progressi raggiunti in oltre vent’anni abbiano portato il costruttore di veicoli leggeri e pesanti a detenere una quota di mercato in Europa del 55% sui veicoli alimentati a gas (Cng, Lng, Bio-Lng). Un impegno che guarda in avanti tanto che «Iveco si è impegnata a essere fossil-free entro il 2040, anticipando di 10 anni l’ambizioso obiettivo sulla carbon neutrality fissato dalla Commissione Europea – ha dichiarato Sra – La decarbonizzazione dell’industria dei trasporti non è semplicemente necessaria, ma è anche possibile. Per fare ciò, tutti gli stakeholders coinvolti nella catena del valore del biometano devono unire le forze per sostenere l’ulteriore sviluppo della tecnologia e promuovere il ruolo del biometano nel raggiungimento dell’obiettivo di riduzione di CO2 nel trasporto pesante».

Patrick Carré, Vice President Global Commercial Road Transport, Shell, ha poi illustrato la roadmap – condivisa con Iveco – verso l’obiettivo di zero emissioni entro il 2050, come fissato dall’accordo di Parigi sul clima (del 2015); un cammino che «può contare su 80 siti europei dove potersi rifornire di biometano».

A Giandomenico Fioretti Head of Alternative Propulsion Business Development Iveco è stato affidato il compito di delineare i contorni del mercato che ha visto la richiesta di veicoli a LNG crescere costantemente nel tempo, passando da un prodotto di nicchia nel 2015 a rappresentare oggi il 4% del volume totale dell’industria. Un numero destinato a crescere velocemente.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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