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Punti di ricarica per camion elettrici: ecco dove andrebbero collocati

Uno studio condotto da Fraunhofer ISI per conto dell'ACEA indica i luoghi chiave in cui realizzare le stazioni di ricarica per camion elettrici a batteria in tutta l’UE, analizzando luoghi e tempi delle soste attuali dei veicoli. Viene fuori che circa metà sono in aree prossime alle autostrade, un 30% circa sono in siti aziendali o in hub logistici e che soprattutto il 35% delle soste brevi dura tra i 30 e i 60 minuti

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I camion elettrici ormai cominciano timidamente a comparire nei listini delle case costruttrici. Ma è ancora terribilmente carente la rete di ricarica. Dove e come andrebbe sviluppata? Per rispondere a questa domanda l’ACEA, l’associazione dei costruttori europei, ha commissionato uno studio a Fraunhofer ISI in base alla convinzione – come ha sottolineato il direttore generale Eric-Mark Huitema – che questa rete «deve essere realizzata con urgenza». E ovviamente lo studio è partito dall’analisi di quelli che sono attualmente gli spostamenti di 400 mila camion e analizzato circa 30 mila punti di sosta aggregati dedicati ai veicoli pesanti. Ciò che è venuto fuori che in realtà esiste una evidente concentrazione dei punti di sosta, ubicati in particolare lunghe le principali direttrici di traffico e intorno a importanti aree industriali e a grandi città come quelle del Nord dell’Italia, Parigi, Manchester, Berlino e Francoforte. Ma la cosa che più sembra interessante della ricerca è che da un terzo alla metà delle fermate sono molto vicini alle autostrade, che una percentuale tra un quarto a un terzo si trovare in siti aziendali o in hub logistici e che dall’1% al 5% è prossima a porti e a terminal di traghetti.

Utile è pure sapere che, in termini temporali, esistono due categorie di sosta: quella che rimane sotto alle tre ore – e anzi in oltre un caso su tre si consuma tra i 30 e i 60 minuti – e quella che va oltre le otto ore. Ed è ovvio che le fermate brevi, estremamente frequenti in quanto dettate dal rispetto dei tempi di guida e di riposo, dovrebbero servire a far capire dove e quanto servono i punti di ricarica ad alta potenza, adatti cioè a ricaricare i camion in un lasso di tempo molto breve.

L’analisi per ora si è concentrata sull’individuazione dei siti di ricarica basandosi su criteri logistici e operativi. A questo punto per valutare l’entità degli investimenti necessari a realizzare le reti di ricarica bisognerà fare riferimento anche ad altri criteri, quali la capacità della rete elettrica disponibile, l’esistenza di infrastrutture di ricarica per le auto elettriche, ecc.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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