Il futuro del camion elettrico si costruisce un passo alla volta. La pagina innovativa di oggi la scrive Volvo Trucks. Vi si legge che la versione Aereo dell’FH Electric che lancerà nel secondo trimestre del 2026 sarà in grado di percorrere 600 chilometri con una ricarica di appena 40 minuti. Certo, il ricorso a un veicolo dotato di un’aerodinamica «figlia del vento» sicuramente aiuta, ma qui il passaggio epocale è evidente: 600 km sono un’autonomia da lungo raggio. Fino a oggi la stessa casa svedese garantendo percorrenze quasi dimezzate aveva bisogno di appellarsi a quelle statistiche secondo cui la tratta media di un camion in Europa nella stragrande maggioranza non va quasi mai oltre i 300 km. Però, chi era costretto ad andare oltre si trovava a gestire problematiche di varia natura. Detto in sintesi: perdeva tempo. E il tempo è un fattore di redditività. Ma oggi questo ragionamento non regge più. Ed ecco perché Roger Alm, Presidente di Volvo Trucks, parla di «una vera e propria svolta nel settore dei trasporti a emissioni zero. Ora le aziende di trasporto possono percorrere distanze molto lunghe con camion elettrici senza dover scendere a compromessi sulla produttività. La ricarica superveloce e l’elevata capacità di carico utile ne fanno una soluzione molto competitiva».
Cosa rende possibile portare l’autonomia a 600 km?
Qual è il segreto di questo nuovo camion? Di fatto fa riferimento alla principale innovazione che hanno introdotto i veicoli pesanti con la spina, vale a dire il ricorso a una trasmissione chiamata e-axle, che di fatto integra in un’unica unità interna all’assale il motore elettrico, la trasmissione e l’elettronica di potenza, andando così a liberare pesi e spazi utili per le batterie e migliorando quindi l’efficienza del sistema. Prova ne sia che il nuovo FH Aero Electric può avere 8 batterie a bordo con una capacità installata di 780 kWh.

Come rende il camion più produttivo?
L’altro aspetto molto importante di questo nuovo camion elettrico riguarda il fatto di essere equipaggiato alla bisogna con un asse portante supplementare con configurazione degli assi 6×2 che aiuta ad avere più batterie sul telaio, a distribuire meglio i pesi, ma soprattutto porta il peso totale del veicolo a 48 tonnellate con una capacità di carico utile vicina a quella di un camion diesel. In ogni caso il camion è anche disponibile con cabina standard.
Cosa rende possibile ridurre la ricarica in 40 minuti?
A rendere possibile la ricarica delle batterie del nuovo Volvo FH Aero Electric è il nuovo standard MCS (Megawatt Charging System). In questo modo per passare dal 20 all’80% della carica non servono più di 40 minuti. Vale a dire un arco temporale appena inferiore ai 45 minuti di pausa dalla guida che ogni autista deve osservare dopo essere stato al volante per 4 ore e 30 minuti. E se quindi in questo modo si ristabilisce un’autonomia di ulteriori 600 km, significa che in effetti il Volvo FH Aero elettrico riesce in un solo giorno a percorrere tratte decisamente lunghe, senza dover sacrificare nulla sull’altare del tipo di alimentazione. L’unico problema semmai diventa quello di poter disporre di una colonnina di ricarica MCS ogni qual volta arriva il tempo della pausa obbligatoria. Oggi sicuramente non è possibile, ma come detto, il futuro del camion elettrico si costruisce un passo alla volta.

5.000 CAMION ELETTRICI VENDUTI IN 5 ANNI IN 50 PAESI
Questo passo nell’elettrificazione del trasporto merci da parte di Volvo Trucks è l’ennesimo. Dal 2019 ha proposto veicoli per medi e pesanti, con otto modelli elettrici a batteria, utili per operare nella distribuzione urbana e regionale, nell’edilizia, nella gestione dei rifiuti e – adesso – anche nel trasporto su lunga distanza. In poco più di cinque anni la casa svedese ha consegnato in 50 diversi paesi del mondo più di 5.000 camion elettrici.