Dal 2010 gli incidenti stradali mortali nell’UE sono diminuiti del 19%. È un traguardo importante nel percorso che porterà, secondo le intenzioni della Commissione europea, prima a dimezzare gli incidenti stradali entro il 2020 poi alla guida autonoma senza incidenti (anche se questo obiettivo appare ancora lontano).
Secondo Transics, società di Wabco impegnata sui sistemi di gestione del traffico merci che migliorano la sicurezza, l’efficienza e la connettività dei veicoli commerciali, la strada per arrivare alla guida autonoma passa necessariamente attraverso l’installazione di tecnologie di sicurezza avanzate nei furgonati e nei pesanti. Dopo l’introduzione degli ormai classici sistemi di frenatura antibloccaggio (ABS), di frenatura elettronica (EBS) e di controllo elettronico della stabilità (ESC), oggi è il momento degli ADAS (Sistemi avanzati di assistenza alla guida) e in particolare dei sistemi di frenata di emergenza. Questi impianti consentono di frenare completamente i veicoli in movimento e hanno il potenziale di ridurre le collisioni del 52% complessivo (e persino del 90% sulle autostrade). La Wabco ha commercializzato un sistema di questo tipo, l’OnGuard, negli Stati Uniti, dove è stato adottato da centinaia di flotte che hanno percorso milioni di miglia. Ebbene, la riduzione dei tamponamenti è arrivata fino all’87%.
L’altra strada è la connettività. Il Fleet Management Systems (FMS), sviluppato da Transics, prevede una serie di sensori e sistemi di bordo che aumentano l’intelligenza dei veicoli, combinando in tempo reale i dati del sistema di frenatura con quelli della pressione degli pneumatici, della velocità delle ruote, dell’usura delle guarnizioni, delle informazioni di carico e altri ancora. A questi si sommano informazioni su carico, conducenti e merci, come la temperatura della merce trasportata, valutando il tutto per migliorare l’efficienza e la sicurezza dei veicoli e delle flotte.
I dati raccolti serviranno a valutare, ad esempio, le prestazioni dei conducenti per migliorare il comportamento di guida e, quindi, la sicurezza stradale. L’FMS può anche avvisare i gestori della flotta in tempo reale in caso di potenziali problemi, come la perdita di pressione dei pneumatici, le guarnizioni dei freni consumate o un comportamento di guida inadeguato che può essere corretto on time. Con i sistemi FMS il conducente non deve più segnalare un malfunzionamento, che viene avvertito da remoto e in tempo reale, come se il gestore della flotta si trovasse praticamente alla guida del veicolo.
Un’altra situazione critica è l’imminente ribaltamento del veicolo. In questo caso durante la guida, il modulo Rollover Stability Support (RSS) Trailer-EBS analizza la velocità della ruota, le informazioni sul carico (tramite il sensore del carico sull’assale) e l’accelerazione laterale per rilevare la probabilità di rovesciamento del mezzo. In uno scenario di guida potenzialmente pericoloso, ad es. prendendo una curva ad alta velocità con un carico lontano dal centro di gravità, il Trailer-EBS applica automaticamente i freni per ridurre la velocità e, quindi, l’accelerazione laterale. FMS invia poi un avviso al back office: il gestore della flotta può valutare tali informazioni e fornire un feedback all’autista quando torna in sicurezza per prevenire tali situazioni in futuro.
I sistemi di gestione flotte però sono ancora poco utilizzati: «Solo il 18% circa dei veicoli commerciali nell’UE e il 9% dei rimorchi sono dotati di un sistema di gestione flotta legato alla telematica – spiega Peter Bal, vicepresidente Digital Customer Services di WABCO – e solo un numero limitato di flotte usa la diagnostica remota».