Un veicolo a zero emissioni permette non solo di preservare la qualità dell’aria e limitare il riscaldamento climatico, ma anche ridurre la congestione del traffico perché consente di operare in modo silenzioso e quindi anche durante le ore notturne. In prospettiva, il camion elettrico sarà l’unico mezzo che potrà entrare nei centri cittadini? Probabile. Intanto i costruttori si stanno muovendo proprio in quella direzione. Ne è un esempio Renault Trucks che, già dal 2009 investe considerevoli risorse per la ricerca e lo sviluppo della mobilità elettrica effettuando test grazie alla partnership con alcuni clienti.
L’utilizzo in condizioni reali di diversi tipi di veicoli sperimentali completamente elettrici sul segmento 12-16 tonnellate – Speed Distribution per conto di Guerlain, Stef per conto di Carrefour, Nestlé e il gruppo Delanchy – ha permesso al costruttore francese di raccogliere dati fondamentali sull’uso, il funzionamento delle batterie, le infrastrutture di ricarica e la manutenzione di questi veicoli.
E passi in questi anni ne sono stati fatti tanti; dal 2010 Renault Trucks commercializza il Maxity Électrique, un veicolo elettrico da 4,5 tonnellate che «ci ha consentito di preparare la nostra rete di distribuzione per la vendita, la manutenzione e la riparazione dei veicoli elettrici – racconta François Savoye, direttore della strategia sull’efficienza energetica di Renault Trucks – Oggi, diversamente dal 2010, i nostri veicoli elettrici offrono la prospettiva di essere competitivi dal punto di vista economico».
Il settore ricerca e sviluppo del Gruppo Volvo – a cui fa parte Renault Trucks – consente importanti sinergie tra le diverse entità del gruppo per sviluppare tecnologie applicate ai veicoli completamente elettrici (come ad esempio i bus) oltre a significativi risparmi di scala. Per la produzione di camion 100% elettrici è in fase di allestimento una linea dedicata nella fabbrica Renault Trucks di Blainville sur Orne in Normandia.